SPORTELLO CODICI NO BULLISMO: IL 5 PER CENTO DELLE DENUNCE DICHIARA INSEGNATI RILUTTANTI AD AGIRE SCRIVETE E SEGNALATE I VOSTRI CASI A sportellocontrobullismo@codici.org
Nonostante un calo delle denunce, di circa il 10 per cento, registrate dallo sportello bullismo CODICI negli ultimi 18 mesi, il fenomeno ritorna in auge e nel giro di 9 giorni sono stati 3 i casi conclamati dalla stampa, tra questi anche un caso di cyber bullismo.
Un’altra notizia eclatante di questi ultimi giorni è stata quella della condanna di una insegnate da parte del tribunale di Torino per il noto caso del video-choc contenente vessazioni su un giovanissimo studente con problemi di inserimento. Apprendiamo che “ l'insegnante, ora in pensione, è stata chiamata in causa perché era in classe nel momento in cui qualcuno cominciò a riprendere con il cellulare le angherie sul ragazzo”.
Proprio in merito a questa ultima vicenda, annunciamo che nel corso dell’ultimo anno sono arrivate allo sportello del CODICI segnalazioni da parte di genitori che hanno reclamato proprio la riluttanza da parte degli insegnanti ad agire in casi di angherie tra ragazzi.
Stiamo parlando del 5 per cento dei nostri contatti.
“Un dato preoccupante, - commenta Monia Napolitano, Sociologa CODICI -. Secondo quanto ci è stato denunciato, infatti, è emerso che in casi, anche gravi, di bullismo, alcuni insegnanti al fine di non fare emergere le responsabilità della scuola, hanno assunto un comportamento lesivo a danno degli stessi alunni, attraverso il silenzio. In questo modo si tende a rendere il fenomeno ancora più sommerso di quanto non lo sia già. Nonostante le Istituzioni stiano facendo un buon lavoro di prevenzione contro il bullismo, è necessario fare di più e soprattutto prevenire il fenomeno attraverso l’ausilio di nuove forme di comunicazione che facciano breccia nel cuore delle nuove generazioni. Ed è proprio per questo che Codici ha ideato il Blog no bullismo, un contenitore e uno spazio rivolto soprattutto ai ragazzi che hanno voglia sia di denunciare che di condividere con noi le amarezze e le gioie della quotidianità”.
Ritornando ai dati sul fenomeno, secondo le nostre rilevazioni, l’82 per cento dei contatti sono i genitori, il 10 percento sono gli insegnati e gli educatori, mentre l’8 per cento sono le vittime o amici delle stesse. Dai nostri contatti emerge che ad essere coinvolti in atti di bullismo sono gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e secondo grado. Nell’86 per cento dei casi, infatti, gli atti di bullismo avvengono nei bagni, nei corridoi, nelle palestre e nei cortili delle scuole, mentre il 14 per cento dei casi si consumano proprio tra le mura delle classi scolastiche, in particolare durante il cambio dell’ora o durante la ricreazione.
“Al fine di contrastare il fenomeno, CODICI ricorda di avere attivato uno sportello di pronto intervento – conclude Monia Napolitano – e un blog http://www.codicinobullismo.splinder.com/ per prevenire il fenomeno. Vi invitiamo, pertanto, a mandare le vostre segnalazioni a: sportellocontrobullismo@codici.org”.
Fonte: CODICI
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