lunedì 13 dicembre 2010

MDC MARCHE: FOCUS SUL TARTUFO E LE "BEFFE LEGALIZZATE"

Sabato 11 dicembre si è svolto presso l’Auditorium Adriano Luzi di Comunanza il convegno sul temaLa Filiera del Tartufo. Legislazione e controlliorganizzato dal Movimento Difesa del Cittadino Marche nell’ambito del progetto cofinanziato dalla Regione Marche “Le Marche a Tavola Sicurezza e qualità alimentare dal campo al consumatore”. Unanime la richiesta di interventi legislativi per tutelare il consumatore, i tartufai e l’ambiente dall’ingannevolezza dei prodotti in commercio. Adulti ma soprattutto studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado di Comunanza hanno seguito i lavori.     

Hanno portato il loro saluto il Sindaco di Comunanza, il Vice Pres. della Comunità Montana dei Sibillini Antonio Diletti, l’Assessore Prov.le Agricoltura Mariani, il Direttore Prov.le ARPAM Angelo Goglia e il Preside Giovanni Isopi. Ruolo di moderatore affidato a Micaela Girardi, Pres. Movimento Difesa del Cittadino Marche.

Ad aprire le relazioni il dr. Ernesto Corradetti Direttore Prov.le di Ascoli Piceno dell’ARPAM e Gianluca Baiocchi Comandante Stazione di Comunanza del Corpo Forestale dello Stato che hanno descritto come sono riusciti ad analizzare le sostanze sintetiche che riproducono l’aroma del tartufo ed in che misura queste sostanze si rinvengono nei prodotti che in realtà non vedono la presenza reale del tartufo tra gli ingredienti. Sono stati anche spiegati gli effetti negativi sull’AMBIENTE causati dalle importazioni illegali di specie di tartufo non commercializzabili in Italia.

Della libera ricerca del tartufo, ha parlato Alberto Mandozzi, Pres. Ass. Tartufai Monti Sibillini riferendosi al tartufo bianco, data la sostanziale assenza di produzione libera del tartufo nero. Si è soffermato tra l’altro sulla violazione delle regole sul periodo di raccolta, che cagiona - spesso con la complicità dei commercianti - l’immissione sul mercato di tartufi immaturi o avariati. Della COLTURA del tartufo ha parlato Serafino Fioravanti, Presidente della ATT Associazione Tartufai e Tartuficoltori dei Sibillini che ha fornito una ricostruzione dettagliata delle specie coltivate e delle cure colturali che determinano anche un buon assetto idrogeologico del territorio, dimostrando che la tartuficoltura di montagna è dunque di vantaggio sia per l’ambiente che per l’economia. I due esponenti delle associazioni che operano da sempre sul territorio hanno dimostrato la competenza e la passione che la zona esprime nel settore, vero patrimonio da tramandare alle giovani generazioni.  

Anche il dr. Claudio Modesti, medico, enogastronomo, sommelier e scrittore si è soffermato sulle “BEFFE LEGALIZZATE” consistenti nella vendita a caro prezzo di prodotti come formaggi, condimenti e altro efficacemente descritti come “spazzatura alimentare”, che contengono infinitesime tracce di tartufo privo di odore e sapore cui sono aggiunti AROMI artificiali. Di notevole spessore enogastronomico la distinzione nell’impiego culinario dei tartufi bianchi e dei neri.    

Le conclusioni sono state affidate al prof. Ettore Franca agronomo, docente universitario ad Urbino di Tecnologia degli alimenti, Presidente di O.L.E.A. che ha evidenziato l’ingannevolezza a scopo di lucro nel commercializzare a prezzi altissimi micro confezioni di prodotti che usano il nome evocativo del tartufo in danno del consumatore ed anche del tartufaio, divenuto vittima delle distorsioni della filiera.

Al termine del convegno, nello spazio antistante l’Auditorium si è svolta una dimostrazione pratica di ricerca del tartufo con cani, per sensibilizzare i giovani al rispetto dell’animale. E’ stato offerto agli intervenuti pane con salsa preparata sul momento con olio extravergine di oliva biologico e tartufo nero dei sibillini grattugiato crudo.

Nessun commento:

Posta un commento