Nei primi nove mesi del 2010 la spesa farmaceutica territoriale per i farmaci di classe A-SSN è stata di circa 9.732 milioni di euro con un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ricette, confezioni e dosi sono cresciute rispettivamente del 3,3%, 3,1% e 3,8%. Ogni mille abitanti sono state prescritte 954 dosi rispetto alle 924 del 2009. Si rileva inoltre uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix+0,2%), mentre la spesa privata (farmaci per automedicazione, farmaci di fascia C con ricetta, farmaci di fascia A acquistati privatamente) è rimasta sostanzialmente stabile (+0,1%), in ragione di una crescita del 4,8% della spesa privata per farmaci di classe A e del 13,2% di quella di classe C a fronte di una diminuzione del 22,6% della spesa per i farmaci per automedicazione. Questi e molti altri dati, che dipingono l’ uso dei farmaci in Italia, sono contenuti nel Rapporto Nazionale OsMED gennaio-settembre 2010.
La Calabria con 201,8 euro pro capite è la regione con il valore più elevato di spesa farmaceutica territoriale di classe A-SSN, mentre la P.A. di Bolzano con 113,5 euro è quella con la spesa più bassa. Tutte le Regioni hanno registrato un incremento delle dosi prescritte ad eccezione della Basilicata (-0,5%) e della Calabria (-0,7%).
Ancora una volta i farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di DDD/1000 abitanti die (47% del totale) che di spesa pro capite (36%), seguiti da quelli dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo con rispettivamente il 14% ed il 16%. L’aumento più elevato nella prescrizione si osserva per i farmaci dermatologici (+9,3%), gastrointestinali (+7,7%), del sistema nervoso (+4,3%) e per quelli cardiovascolari (+3,6%), mentre diminuisce il ricorso ai farmaci antimicrobici (-3,5%) e agli antineoplastici e immunomodulatori (-2,2% sul territorio).
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
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