Nel corso della seduta parlamentare del 30 maggio, il deputato Aldo Di Biagio (Fli) solleva un problema di “straordinaria gravità”: “Un giornalista ha immortalato un parlamentare mentre con gli occhi chiusi era seduto su un divano in un momento di riflessione”. L’onorevole fotografato mentre schiacciava un pisolino è Deodato Scanderebech, altresì noto per i suoi frenetici passaggi da Forza Italia all’Udc al Pdl fino a Fli (dopo un breve ritorno nell’Udc), ma anche per aver creato due anni fa una lista per supportare il leghista Roberto Cota in Piemonte con l’aiuto di Pippo Franco e di un jingle rap. Con nobile generosità, Di Biagio esprime vicinanza al collega, accusa gli utenti dei social network di aver ingiustamente investito di minacce ed insulti Scanderebech, stigmatizza l’”antipolitica” e chiede provvedimenti esemplari contro il giornalista, reo del fattaccio. Perché, sostiene Di Biagio, “sappiamo bene che in questo dato momento sociale, contaminato da una galoppante antipolitica, eventi come questi – afferma – rischiano di alimentare riflessi drammatici. Il linciaggio mediatico portato avanti da un giornalista di discussa professionalità – continua – rappresenta un elemento da condannare”. E indirizza il suo “j’accuse” contro certi giornalisti che attentano all’incolumità dei politici: “Vi sono giornalisti, i cosiddetti ‘uomini di informazione’, privi di alcuna morale, forse alimentati da chissà quale altra virtù” di Gisella Ruccia
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