giovedì 10 maggio 2012

HIV E AIDS: I RISCHI DEL SILENZIO MEDIATICO - Cronache Laiche

di Virginia Romano

Il dati pubblicati dal Centro Operativo Aids del Ministero della Salute, attivato nel corso del 2011 in tutte le regioni italiane, descrivono chiaramente una malattia che sta cambiando target. Nel 2010 sono stati diagnosticati 5,5nuovi casi di positività al virus Hiv ogni100.000 residenti ma il tasso di incidenza, da solo, non basta a delineare i contorni di questo fenomeno.

Innanzitutto – per fornire un identikit del nuovo contagiato – a contrarre il virus nel nostro paese sono principalmente gli stranieri residenti, che rappresentano circa un terzo dei nuovi casi; l’incidenza è sensibilmente maggiore nel centro-nord del paese e ad ammalarsi sono sempre di più maschi eterosessuali che si espongono a rapporti non protetti. Calano sensibilmente i nuovi contagi tra gli utilizzatori di sostanze stupefacenti per via endovenosa.


Negli anni Ottanta il profilo, anche mediatico, del malato sieropositivo coincideva con il maschio bianco, giovane, omosessuale e/o utilizzatore di sostanze per via iniettiva mentre oggi questo stereotipo cede il passo a una vera e propria normalizzazione della malattia.
Per normalizzazione si intende un cambiamento di segno della malattia stessa che invece di essere direttamente associabile ad una tipologia definita di persone si diffonde nella popolazione e colpisce tutte le fasce sociali.



Continua Hiv e Aids: i rischi del silenzio mediatico - Cronache Laiche

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