Centinaia e centinaia di genitori in cento luoghi diversi, sparsi per tutta Italia, stanno raccogliendo con passione firme di altri genitori affinché non sia abolita la figura del rappresentante di classe. Dopo una prima diffusione della petizione ai genitori eletti nelle scuole toscane, la notizia è volata via web e in pochissimi giorni sono giunte a noi promotori di AGe Toscana le adesioni di associazioni, comitati, gruppi da tante province diverse. Segno evidente che i genitori a scuola ci sono e che nel rappresentante di classe ci credono.
”Come Associazione Genitori AGe stiamo lavorando da oltre 14 anni in Toscana per formare i genitorieletti negli organi collegiali della scuola –dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’associazione toscana- Nel tempo abbiamo visto i risultati di questo impegno: i genitori sono divenuti interlocutori consapevoli della scuola e, dopo un’azione iniziale di rigetto, sono stati anche apprezzati. A livello italiano siamo in rete con molte altre realtà che funzionano. Peccato che il Ministero, negli ultimi cinque anni, non abbia speso un briciolo di attenzione per qualificare la presenza dei genitori nella scuola. Se lo avesse fatto, molto probabilmente i legislatori si sarebbero guardati dal fare una simile scelta”.
Invece la proposta di legge 953 mette in forse la partecipazione dei genitori al governo della scuola,rimettendo tutto allo statuto, diverso per ciascuna scuola, che dovrebbe solo per questo concretizzare la tanto decantata autonomia. Ma uno statuto privo di effettivi controlli esterni può essere garante di legalità? Abbiamo più di qualche dubbio, vista ad esempio la crescente frequenza con cui ci giungono segnalazioni di Consigli d’istituto che pretendono di ‘sfiduciare’ i consiglieri ritenuti scomodi e farli decadere.Una procedura (questa come tante altre che ci vengono segnalate dai genitori) del tutto illegittima ma che determinati dirigenti scolastici, pur essendo i legali rappresentanti della scuola, non ostacolano in alcun modo.
Se questo accade con l’attuale normativa, che cosa accadrà quando le scuole non saranno più obbligate a garantire rappresentanti di classe, assemblee e altri spazi di partecipazione per le famiglie? si chiedono i genitori. La risposta che si danno non è molto ottimistica.
Dà da pensare anche la velocità con cui la Camera ha trovato un compromesso fra posizioni finora inconciliabili e, tempo questi pochi mesi del 2012, è già prossima a licenziare la Proposta di legge in sede legislativa (una procedura riservata a materie di scarsa importanza o a provvedimenti d’urgenza, che qui certo non si configurano). Questo senza che ci sia stato un adeguato dibattito all’interno del mondo della scuola. I TEMPI PERTANTO SEMBRANO ESSERE MOLTO STRETTI.
”Invitiamo tutti i genitori a inviarci le firme già raccolte entro il 10 maggio, in modo da poterle presentare alla VII Commissione della Camera prima del voto definitivo –è l’appello dell’AGe Toscana- Poi intensificheremo ulteriormente i nostri sforzi in vista del passaggio al Senato. Siamo disponibili a confrontarci, a offrire delucidazioni, a essere presenti a incontri, rapportandoci con chiunque si dimostri interessato al futuro della scuola e alla partecipazione dei genitori”.
COME INVIARE LA PETIZIONE: il modulo va stampato fronte retro, compilato in modo leggibile e firmato. Il foglio deve essere inviato a info@agetoscana.it dopo averlo scannerizzato in formato .pdf (a bassa risoluzione) o .tif. In alternativa, è possibile inviare direttamente i fogli firmati alla Segreteria AGe Toscana presso AGe Argentario, via Baschieri 63, 58019 Porto S. Stefano.
È possibile diffondere l'evento tramite Facebook
http://www.facebook.com/events/215334701902676/) e seguire gli aggiornamenti su Twitter (#AgeToscana). Ulteriori approfondimenti sono disponibili su www.agetoscana.it. Per informazioni: 328 8424375, agetoscana@age.it.
Nessun commento:
Posta un commento