di Paolo Flores d’Arcais, da il Fatto quotidiano, 27 maggio 2012
Non c’è solo lo “schiaffo di Parma”, dove in qualche settimana i consensi per il movimento di Grillo passano dal 6% dei primi sondaggi al 60% del secondo turno. Il manrovescio assestato dai cittadini ai “padroni” della politica risuona con le percentuali inaudite di astensionismo. E l’oscillazione del “gradimento” per i partiti fa perno fisso intorno al 5%. Il che significa che in una democrazia RAPPRESENTATIVA degna del nome, su mille seggi parlamentari i partiti ne occupano oggi abusivamente 950.
E non intendono mollarli. Con una legge “salva-casta” di intruglio tedesco-spagnolo peggiore dell’attuale “porcata” a cui stanno inciuciando. Oppure con una riedizione della tragedia del ’94: i partiti dell’establishment in rotta (il Caf: Craxi-Andreotti-Forlani) e l’opposizione ex-Pci che si chiude nell’autoreferenzialità partitocratica della “gioiosa macchina da guerra” anziché aprirsi alla società civile (come l’anno precedente per l’elezione dei sindaci), consentono a un nuovo partito di establishment peggiore del precedente, “Forza Italia”, di umiliare l’Italia della legalità.
Nessun commento:
Posta un commento