Nell'ambito dei servizi preventivi intensificati in vista delle festività natalizie, e tenuto conto della tradizionale maggiore richiesta di prodotto ittico, i militari del Nucleo Natanti Carabinieri di Venezia hanno effettuato speciali controlli contro la pesca abusiva di molluschi in laguna che hanno portato, nei giorni scorsi, alla denuncia di cinque pescatori abusivi e al sequestro di oltre 400 kg di vongole.
In particolare, nel corso di alcuni controlli a imbarcazioni di pescatori effettuati nell'area industriale di Marghera nei pressi del canale Nuovo di Fusina, la notte dello scorso 24 novembre venivano individuate alcune imbarcazioni di pescatori abusivi intenti alla raccolta di vongole. I militari del Nucleo Natanti riuscivano a raggiungere un drifting con a bordo due soggetti di Chioggia (C.F. di 45 anni, e M.A., marocchino di 42 anni, entrambi con numerosi precedenti anche per pesca di frodo). Sul natante vi erano già circa 200 kg di vongole. L'intervento dei Carabinieri consentiva di far sì che l'attività illecita non fosse portata a ulteriori conseguenze, e portava alla denuncia dei due (peraltro sprovvisti di patente nautica e di assicurazione, nonostante conducessero una barca con potenti motori fuoribordo) e al sequestro del drifting e dell'attrezzatura, trattenuti presso le cavane del Comando Provinciale, mentre il prodotto pescato veniva rigettato a mare in quanto allo stato vitale.
Nei giorni successivi, probabilmente temendo nuovi controlli dei carabinieri ovvero perché avvisati della loro presenza dai servizi di guardiania sparsi in laguna, le pattuglie esterne notturne non registravano la presenza di altri pescatori abusivi.
Nella notte di domenica scorsa, invece, si è riscontrato nuovamente il fenomeno. Un equipaggio del Nucleo Natanti ha sorpreso, vicino al 1° Verto, in prossimità del canale dei Petroli, un altro drifting con a bordo pescatori abusivi. Questi ultimi, come si sono accorti della presenza dei militari, hanno salpato parzialmente l'attrezzatura (una turbosoffinate nuova) e hanno tentato la fuga tra i canali interni della laguna in comune di Mira. I militari hanno così dovuto ingaggiare un serrato inseguimento notturno ad alta velocità, finche non li hanno raggiunti e bloccati, chiudendoli sulle barene, all'altezza del canale Taglio Nuovo. A bordo vi erano tre pescatori chioggiotti (V.M. di 41 anni, T.A. di 35 e una ragazza, P.G. di 31 anni, con precedenti anche per la pesca abusiva) che avevano già raccolto abusivamente oltre 250 kg di vongole in zona vietata per motivi igienico sanitari. La particolarità è stata che in quell'area vi dovevano essere anche numerose altre imbarcazioni di pescatori di frodo. Infatti, non appena è iniziato l'inseguimento del drifting citato, come sono stati attivati i dispositivi sonori e luminosi delle forze dell'ordine (le sirene e i lampeggianti), le zone circostanti della laguna sembravano essersi trasformate in un circuito di formula uno: improvvisamente, per diversi minuti si percepiva il frastuono di numerose barche che sfrecciavano ad altissima velocità in varie direzioni per sfuggire ai controlli. I pescatori fermati, comunque, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato dell'area lagunare e per violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione, mentre l'imbarcazione con l'attrezzatura sono stati sequestrati e il prodotto ittico è stato rigettato a mare. Nei loro confronti sono state elevate anche le pesanti sanzioni amministrative per aver pescato con attrezzature vietate e in aree e orari non consentiti.
Si tratta dell'ennesima operazione condotta nel settore dal Nucleo Natanti, che quest'anno ha già denunciato 27 persone, ha riscontrato oltre 55 illeciti amministrativi, proceduto al sequestro di 13 imbarcazioni e relativa attrezzatura da pesca (per un valore complessivo di oltre 600.000 euro) e di circa 7 tonnellate di vongole (per un valore commerciale al dettaglio intorno ai 50.000 euro).
Continueranno, anche nei prossimi giorni, i controlli in laguna per prevenire e reprimere questo particolare fenomeno illecito, strettamente connesso con il danneggiamento dell'ecosistema lagunare e talvolta suscettibile di mettere a rischio la salute dei consumatori e comunque di raggirarne la fiducia, con certificazioni di provenienza dei molluschi spesso mendaci e artefatte, come hanno dimostrato recenti indagini condotte da questo Nucleo Natanti.
Fonte: Carabinieri
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