Mobilitazioni previste per il 10. Intanto online si scatena il "voto di protesta" della base del Carroccio: 'Un sì e ci togliamo di mezzo Berlusconi'.
Venerdi' 10 giugno il Pd terra' a Roma una grande manifestazione nazionale sui referendum. Chiudera' il segretario del Partito Pier Luigi Bersani. Sara' il culmine della mobilitazione nazionale dei Democratici in vista dell'appuntamento del 12 e 13 giugno. Ci saranno cantanti e testimonial del mondo della cultura. Bersani terra' il comizio di chiusura.
LE 4 PIAZZE IDV- "L'Italia dei Valori, ventre a terra, ha raccolto le firme per promuovere i referendum e informare i cittadini sull'importanza dei quesiti referendari che non sono ne' di destra ne' di sinistra, ma che interessano tutti quanti. Per questa ragione, l'IdV che ne e' il promotore, ha organizzato presidi permanenti in tutte le citta', tutti i giorni, con manifestazioni ed eventi per informare i cittadini a partire da questo fine settimana fino al prossimo 10 giugno, data in cui si svolgeranno quattro grandi manifestazioni a Milano (piazza del Duomo), Roma (piazza del Popolo), Napoli (piazza Dante) e a Palermo (piazza Verdi)". Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Questi eventi- aggiunge- potranno essere seguiti dalla piazza o in streaming e anche attraverso i canali satellitari, in quanto sara' fissata un'apposita linea satellitare". A queste "grandi manifestazioni, che si svolgeranno il 10 giugno dalle 18 alle 24, parteciperanno esponenti del mondo della cultura, della politica e dell'arte, comitati, associazioni e potranno prender parte tutti coloro che vorranno far sentire la loro voce. E naturalmente saranno invitati a partecipare i neosindaci e i neoeletti, a cominciare da Luigi de Magistris", conclude.
LA LEGA: AL VOTO AL VOTO - "Al voto, al voto, per toglierci Berlusconi dalle palle". Si e' rotto il feeling tra Berlusconi e gli elettori leghisti, che coltivano propositi non proprio benevoli nei confronti dell'alleato di governo. A poche ore dal vertice del Pdl, e poco dopo il si' della Cassazione al referendum sul nucleare, i forum del Carroccio pullulano di intenti bellicosi. Ufficialmente la Lega non ha emanato direttive sulla consultazione del 12 e 13 giugno. Ma sul nucleare e sull'acqua pubblica, il programma del partito e' chiaro ed e' in linea con le richieste del comitato referendario. La novita', se cosi' si puo' dire, e' l'orientamento della base contro il legittimo impedimento. I leghisti vogliono votare per abrogarlo. Lo dicono a chiare lettere negli sfogatoi online che sopravvivono alla censura di partito. Il forum di Radio Padania e' stato chiuso perche' preso d'assalto dalla base in rivolta. Ma sulla pagina Facebook dell'emittente che fa capo a Renzo Bossi, nonostante le 'bannature' inflitte alle proteste piu' accese, l'aria per Berlusconi e' irrespirabile. "Chi sbaglia deve sempre pagare. Paga il ladro di polli , deve pagare anche chi evade, corrompe, falsifica i bilanci come Tanzi, che ha rovinato decine di migliaia di pensionati. Devono andare in galera per la via piu' breve", dice ad esempio il militante che si firma Benny Paul Pinna.
Non sfugge ai leghisti che in Italia "il reato di falso in bilancio e' stato depenalizzato dal B.!", come ricorda Stefano Santini. E Massimiliano Gerardi aggiunge: "Anni fa abbiamo lottato per la legalita'. Io abito a Treviso, e nonostante il buon risultato della Lega, credetemi che la base e' davvero sconcertata ed incazzata". Ne sa qualcosa l'amministratore della pagina, il canale Radio Padania Libera, che deve sorbirsi le contestazioni indirizzate al partito. Come quella di Mauro Omassi. Il suo e' uno sfogo in piena regola: "Hanno capito tutti benissimo che per un federalismo che consiste solo in addizionali Irpef, la Lega ha venduto anche l'acqua del Po, ampolla compresa. Ma non vi prende vergogna? E lo dico io che sono leghista della prima ora". Con questi presupposti, nessuno ci prova a dire che il 12 giugno e' meglio andare al mare, come fa il Pdl. "Lo decide il popolo se andare a votare", ribatte infatti l'amministratore della pagina, Radio Padania, raccogliendo ampi consensi.
Poche voci sparute consigliano moderazione. L'utente che si firma Pier Minzo chiede: "Non sarebbe meglio parlarne a partire da un'ora dopo che il Silvietto si sara' dimesso?", chiede. Ma i piu' incalzano. "Dopo i referendum la colpa del ducetto diverra' incontrovertibile", e' il parere di Massimiliano Gandini. Ancora piu' oltranzisti sono i Giovani Padani (che ne discutono all'indirizzo http://giovanipadani.forumfree.it/). Per gli under in camicia verde Berlusconi e' gia' un ricordo. Albertos. esprime una posizione diffusa: "Vado a votare fosse l'ultima cosa che faccio nella vita. Anche se si vota solo dalle 23:55 alle 24:00 del 31/12 mi organizzo e vado a votare perche' se Bossi e Berlusconi vogliono farmi una centrale vicino casa, me lo devono chiedere! Non siamo i loro sudditi. E poi- aggiunge- io voto si' per abrogare il legittimo impedimento. Solo sull' acqua ai privati sono dubbiosoà".
Per i boys del Carroccio si tratta di "questioni che vanno al di la' del partito. Personalmente- dice l'utente Quasarnova- io voto contro il nucleare perche' non mi fido degli Italiani spreconi, mangioni e imbroglioni. Per l'acqua non ho chiaro a chi va la proprieta' delle tubazioni sotterranee. Sul legittimo impedimento, invece, posso votare contro solo per rompere il cà a Berlusconi in modo che vada fuori dal cà e che dia la possibilita' al centrodestra di tornare a vincere".
Anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, che pure e' particolarmente apprezzato dai giovani padani, finisce nel tourbillon della protesta. "Perche' ieri a Ballaro' ha detto 'non vado a votare?'- si chiede l'utente che si firma 'Tollerare quanto?'- non me lo sono proprio spiegato... Sarebbe giusto che sul nucleare la Lega desse un segno stavolta. L'aria e' cambiata, e se non vuole proprio affondare del tutto con Berlusconi, si deve schierare".
Fonte: Agenzia Dire www.dire.it
Nessun commento:
Posta un commento