lunedì 14 marzo 2011

DEBITO PUBBLICO: 1.879,9 MILIARDI, 89.519 EURO A FAMIGLIA, 31.331 EURO PER ABITANTE. IN 12 MESI TASSA OCCULTA DI 4.242 EURO A FAMIGLIA

DEBITO PUBBLICO: 1.879,9 MILIARDI, 89.519 EURO SU OGNI FAMIGLIA, 31.331 EURO SU OGNI ABITANTE. BASTA CON I VETI BCE: VENDERE ORO E RISERVE BANKITALIA.IN 12 MESI,CARICATI SU SPALLE DI OGNI FAMIGLIA, TASSA OCCULTA DI 4.242 EURO.  

Il nuovo record del debito pubblico a gennaio 2001, che secondo i dati della Banca d'Italia, si è attestato a 1.879,9 di euro a novembre contro i 1.790,8 miliardi di euro di gennaio 2010,con una crescita secca di ben 89,1 miliardi di euro (+ 4,9%), in soli dodici mesi, equivale ad un gravame di 31.331 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti, 89.519 euro a carico di ognuna delle 21 milioni di famiglie.

In un anno,dal gennaio 2010 al gennaio 2011, il debito è aumentato di 89,1 miliardi di euro, oltre tre finanziarie (oggi leggi di stabilità),al ritmo di 7.425 miliardi di euro al mese,ovverossia 1.485 euro l'anno per ognuno dei 60 milioni di abitanti, 4.242 euro l’anno su ognuna delle famiglie senza che il Governo si sia posto una politica economica per una sua riduzione,a cominciare dalle dismissioni di oro e riserve di Bankitalia, che il signor Governatore Draghi, privo di qualsiasi senso dello Stato,difende con le unghie e con i denti insieme agli enormi privilegi di Fort Koch.

In un anno quindi,oltre ai balzelli ed ai costi dei servizi bancari con l’introduzione di un pizzo da 3 euro per ogni operazione di prelievo di contante allo sportello, di aumenti sconsiderati della Rc auto, delle bollette elettriche e del gas, dei servizi autostradali,ferroviari ed idrici, del caro benzina, della Tarsu, ecc. per un ammontare di 1.250 euro, le famiglie italiane sono state gravate di una ulteriore tassa occulta indiretta,che prima o poi bisognerà ripianare perché lo impone l’Unione Europea, che ammonta a ben ben 4.242 euro.

Adusbef e Federconsumatori, chiedono al Governo di superare i veti di Bankitalia e Bce sulle dismissioni valutarie, il coraggio di tagliare le spese ed i costi della politica, una patrimoniale progressiva sui redditi oltre i 2 milioni di euro, l’armonizzazione delle rendite finanziarie a livello europeo,con l’aliquota dal 12,5 al 20% con la tassativa esclusione dei titoli di Stato (BOT,BTP, CCT, CTZ,ecc.), una politica di dismissioni di oro e riserve di Bankitalia appostata alla riduzione del debito,come hanno fatto da tempo tutti i paesi aderenti all'area euro, che avevano meno problemi dell’Italia. 


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