domenica 13 marzo 2011

RICICLAGGIO: STRETTA BANKITALIA ARRIVA TARDI E DOPO ELUSIONE BANCHE. LA PATACCA DI DRAGHI, FINGE NUOVE DISPOSIZIONI, SU NORME GIA’ VIGENTI.

La stretta alla lotta antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo con nuovi dispositivi per una maggiore organizzazione interna, funzioni e controlli riguardanti l'attività degli intermediari finanziari, dalle banche, alle società gestione risparmio, gli agenti cambio, Poste italiane e Cassa depositi e prestiti, messa a punto da Bankitalia, per assicurare maggiore stabilità al sistema e che entrerà in vigore dal primo settembre 2011, arriva sempre tare dopo che le banche hanno eluso la legge, consentendo così con l’omertà e la più totale inottemperanza alle vigenti norme antiriciclaggio, fiorenti e lucrose attività lavanderia e trasferimento dei capitali che avvengono negli ovattati salottini al riparo occhi indiscreti all’interno del sistema bancario.

Sono credibili le circa 30.000 segnalazioni sospetta attività riciclaggio da parte un sistema bancario colluso con la grande meretrice Bankitalia, che chiude tutte e due gli occhi sulle operazioni sospette che pur dovrebbero essere registrate nell’apposito libro mastro e segnalate alle competenti autorità, ritenendo la legge antiriciclaggio un intralcio alla propria attività,rispetto a miliaroperazioni che vengono registrate ogni anno agli sportelli delle banche italiane ?

Le nuove disposizioni Bankitalia volte a creare "idonei presicontrasto" al riciclaggio e al finanziamenti del terrorismo, con la richiesta "risorse, procedure, funzioni organizzative chiaramente individuate e adeguatamente specializzate", con gli intermediari che devono prevedere un organo con funzione supervisione strategica in merito ai rischi connessi con il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, sono già previste dal Decreto-legge 3 maggio 1991, n. 143 e dalla normativa antiriciclaggio integrata dal decreto legislativo n. 56 del 20 febbraio 2004 (d.l. 56/04) che impone che vengano effettuate la registrazione operazioni/transazioni riferite alle movimentazioni finanziarie, immobiliari ed ai trasferimenti attività economiche realizzate in denaro o altri mezzi pagamento per importi superiori a 12.500 euro.

A fronte della elusione sistematica dei provvedimenti urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzazione del sistema finanziario a scopo riciclaggio per prevenire la ripulitura del denaro sospetta provenienza illecita, dato che nei salottini delle banche avvengono tali generi operazioni, il Governatore Draghi, per accreditarsi in Europa scopre il già previsto organo con funzione gestione, per definire le iniziative e le procedure operative, e un organo con funzioni controllo sull'osservanza della normativa e sulla completezza e funzionalità dei controlli antiriciclaggio.

L’ennesima patacca, che Draghi cerca rifilare all’opinione pubblica,per mascherare la più totale assenza controllo Bankitalia degli assetti organizzativi degli intermediari, in merito alla funzione antiriciclaggio,alla nomina un responsabile con compiti coordinamento e supervisione, su operazioni sospette che raramente vengono scoperte preventivamente dall’ufficio vigilanza,ma quasi sempre dalla magistratura inquirente. Se Bankitalia perde credibilità e prestigio, lo si deve anche all’abbraccio mortale con le banche sue azioniste, ma vigilate, che non devono essere disturbate troppo,in nome della “stabilità un sistema paramafioso”.


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