lavoratori italiani sono sempre più stressati dal fisco. Anche durante il mese di aprile, i contribuenti non hanno mai smesso di pensare alle tasse anche a seguito delle complicazioni introdotte dalla nuova tassa sugli immobili IMU e dell’ansia che genera nei cittadini il susseguirsi di blitz annunciati dal fisco anche per il 1° maggio.
La pioggia di contatti pervenuti a “Lo Sportello del Contribuente” durante il mese di aprile è un significativo sintomo di questo stress: si parla di un numero totale di 663.367 contatti sul web ricevuti da “Lo Sportello del Contribuente”, in testa alla classifica i contribuenti residenti in Campania, con 56.459 richieste, seguono i cittadini e le PMI dell'Emilia Romagna con 55.730, e del Lazio con 53.206. Anche dalla Sicilia sono arrivate 53.145 richieste di assistenza, così come da Lombardia (42.547), Toscana (42.567), Veneto (32.577), Piemonte (32.859), Liguria (31.447) e Trentino Alto Adige (31.657). Chiudono la classifica la Valle d'Aosta con 10.462 richieste, l'Abruzzo con 8.303 ed il Molise con 7.783.
La struttura, dedicata al “pronto intervento” per le consulenze immediate è composta da un Team di esperti composti principalmente da avvocati, dottori commercialisti e sociologi in grado di dare assistenza ed informazione ai contribuenti “stressati dal fisco”
I dati forniti da “Lo Sportello del Contribuente” rivelano che 9 contribuenti su 10 temono di sbagliare il calcolo dell’IMU, 8 su 10 di trovare una cartella esattoriale nella loro cassetta postale, 7 su 10 di trovare gli ispettori del fisco fuori dal portone dell’abitazione e gli portano via la casa, 5 su 10 di non riuscire a far fronte al pagamento delle tasse e 4 su 10 sognano di trasferirsi negli Stati Uniti dove si pensa al fisco una volta l’anno.
Per arginare tale stess, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani chiede al Governo il massimo rispetto dello Statuto dei diritti del Contribuente che prevede sin dal 2000 che l’obbligazione tributaria può essere estinta anche per compensazione, che non si può disporre con decreto-legge l’istituzione di nuovi tributi, che le disposizioni tributarie non possono essere retroattive, che si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo e che esplicano la loro efficacia dopo 60 giorni.
Fonte:Contribuenti.it
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