giovedì 3 maggio 2012

BANCHE: SPIETATE NEI PIGNORAMENTI CHE AUMENTANO, NON PAGANO QUANDO CONDANNATE IN TRIBUNALE ! ADUSBEF,CHE HA PIGNORATO UNA BANCA, DENUNCERA’ BANKITALIA

Le banche italiane, nonostante abbiano ricevuto dalla Bce 268 miliardi di prestiti triennali al tasso dell’1%  che utilizzano per finalità improprie invece di dare ossigeno a famiglie e PMI strozzate ed usurate, spietate nei pignoramenti e nelle esecuzioni immobiliari in costante aumento, mettono in mezzo ad una strada migliaia di famiglie impossibilitate a pagare le rate dei mutui a causa della crisi prodotta dai banchieri, con la complicità di Bankitalia non pagano quando subiscono condanne e sentenze immediatamente esecutive nei Tribunali.

L’Avv. Antonio Tanza, Vice Presidente Adusbef, che dopo aver ottenuto una sentenza esecutiva il 24 febbraio 2012 di 500.000 euro a favore di una imprenditrice di Salerno, a fronte del rifiuto di pagamento si è presentato con l’ufficiale giudiziario per pignorare la Banca della Campania,che solo dopo un braccio di ferro di 3 ore, grazie soprattutto alle telecamere di Striscia la Notizia è riuscita ad ottenere gli assegni circolari per onorare l’esecuzione.

Se tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75%,  arrivando ad oltre 40.000, Adusbef può stimare che per il 2012, ci potrebbe essere un boom ulteriore con un più 30%, superando così il 100% nel quinquennio 2008-2012, con oltre 50.000 case mandate all’asta ed altrettante famiglie gettate nella disperazione da banche spietate quando devono mandare in mezzo ad una strada coloro che non possono pagare le rate dei mutui.

A fronte di questi dati e delle somme che le banche italiane hanno avuto dalla Bce, il rifiuto di adempiere alle sentenze di condanne dei magistrati, immediatamente esecutive, rappresenta l’ennesima arroganza di un sistema bancario, protetto dalla Banca d’Italia.

Adusbef, che ha messo in cantiere per i prossimi giorni, il pignoramento del Monte dei Paschi di Siena, Filiale di Latina, che non vuole pagare 350.000 euro a favore di un imprenditore, come da sentenza emessa tre mesi fa, presenterà un esposto denuncia contro il capo della Vigilanza della Banca d’Italia signora Tarantola, affinché le Procure della Repubblica possano valutare la diretta complicità, vera e propria collusione di Bankitalia che avrebbe il dovere di sanzionare le banche che non onorano le sentenze esecutive dei magistrati, soprattutto in una fse di crisi economica che porta imprenditori con il senso dell’onore, strangolati dalle banche, a gesti estremi. 

Fonte: Adusbef

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