Dopo lo sblocco delle addizionali comunali Irpef e l'introduzione della tassa di soggiorno, nuova stangata per gli automobilisti italiani – denuncia l’ADICO - con rincari sui passaggi di proprietà per le autovetture nuove ed usate, che in alcuni casi potranno raggiungere il 600% delle attuali tariffe.
La sorpresa è contenuta all'articolo 13 (Tributi connessi al trasporto su gomma), comma 5-bis del decreto che sta per uscire sulla Gazzetta Ufficiale – spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – e diventerà attuativo verso la di fine maggio.
Solo le piccole utilitarie sotto i 54 kw si salveranno; per le altre auto gli aumenti saranno stratosferici: si andrà, ad esempio, da oltre il 100 per cento per cento in più di Ipt per una Golf Volkswagen, al 423 per cento di una Mercedes Classe Cls, fino al 683 per cento per i fortunati che possono permettersi una Ferrari California. Al di là delle macchine più costose, la gran massa degli aumenti colpirà le medie cilindrate con aumenti che raggiungeranno il 100 per cento. Nel mirino anche le piccole imprese di trasporto: rincari del 300 per cento per gli autocarri oltre gli 80 quintali.
Per le Province, di cui molti auspicano l'abolizione, arrivano così nuove risorse: gli aumenti della Ipt dovrebbero consentire di incamerare circa 300-400 milioni che si sommeranno ai circa 3 miliardi che le Province, tra l'imposta sulla Rc auto e Ipt, spremono dall'automobilista.
“Aumenti che andranno sommarsi ai 180 euro annui per effetto del caro carburante, ai 115 euro dovuti alla crescita delle Rc Auto (+10-12%), ai cari pedaggi per ulteriori 39 euro all’anno” denuncia il presidente dell’ADICO – senza contare l’importo del bollo, della manutenzione e delle sanzioni, che rendono l’auto sempre più un bene difficile da mantenere.
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