venerdì 29 aprile 2011

TRA RIVOLUZIONI E CATASTROFI...LA CRISI CONTINUA

Le rivoluzioni arabe e il disastro nucleare di Fukushima hanno deviato l'attenzione dalla crisi degli Stati europei dall'inizio dell'anno. Tuttavia la situazione continua a deteriorarsi. Nonostante le riforme drastiche, il Portogallo è caduto sotto la tutela del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria e del FMI. In Spagna, la situazione economica peggiora ogni giorno di più e la maggior parte degli analisti prevedono che il paese si ritrovi ad affrontare il fallimento al più tardi entro il prossimo autunno.
Clovis Casadue

Nonostante l'aiuto del Fondo Europeo e il FMI concesso nel giugno scorso, la Grecia è ben lungi dal trovare un bilancio in pareggio. Nella raffica di relazioni che hanno scandito gli incontri organizzati dal FMI e il G20 a Washington lo scorso fine settimana (1), uno di questi punta gravemente il dito su Atene. Il documento menziona anche una possibile ristrutturazione del debito greco. Chiaramente, ciò significa che il paese è di nuovo molto vicino al default. Uno scenario da incubo per le banche che detengono obbligazioni della Grecia, in primo luogo Germania e Francia. Sono possibili due soluzioni per evitare il peggio: inasprire le condizioni del piano di aiuto e far contribuire la popolazione greca con nuove misure di austerità, con il rischio di provocare una grave crisi sociale, o rimettere i soldi nel piatto attraverso una proroga del Fondo europeo e il FMI. Per ora, Atene, presentando questo lunedì altre misure di risparmio, come nuovi tagli al budget, ha scelto la prima soluzione.

Svalutazione dell'euro

Secondo una nota confidenziale emessa il 15 febbraio in un giornale tedesco (2) diversi alti funzionari dell'Unione Europea hanno raccomandato ai loro stretti collaboratori di trasformare una parte dei propri risparmi in metalli preziosi. Il fatto che dei funzionari dell'UE si preoccupano per gli investimenti e la previdenza dei loro subordinati è piuttosto raro. Ma il documento dellUE spiega la ragione per la quale il vicepresidente ha fatto un'eccezione. Citazione: "Ci aspettiamo un aumento del tasso d'inflazione per il 2011, un aumento dei tassi di interesse e un massiccio aumento dei prezzi delle principali materie prime. Dobbiamo aspettarci nuove ondate di shock per i mercati finanziari e l'euro sarà preso in una spirale di svalutazione". Sul piano della crisi sociale, il documento è ancora più allarmante: "La combinazione nei paesi membri di un aumento della disoccupazione e dello smantellamento dello Stato sociale rafforzerà i pericoli di violenza. A medio termine, dobbiamo ridurre la sicurezza sociale al minimo, anche se questo dovesse causare rivolte e violenze".

La necessità di creare un diversivo

Siccome l'autorità dello stato non può in nessun caso essere contestata, né il potere - indissolubilmente legate - dell'oligarchia finanziaria, è quindi necessario trovare un modo per creare un diversivo al fine di catalizzare la rabbia della gente. L'islamofobia, che continua a crescere da diversi anni e che sta per essere rafforzata con l'ondata di immigrazione dai paesi del Nord Africa, può ancora essere alimentata al fine di distrarre la gente dai problemi reali la nostra società. Questo è quello che dice un rapporto segreto della CIA pubblicato il mese scorso (3). E quando un documento asseritamente riservato di quest'agenzia di intelligence diventa pubblica, è perchè è destinato ad essere utilizzato per scopi di propaganda. Questo rapporto pretende di mettere in guardia contro "la possibilità di guerre civili in alcune parti dell'UE". Secondo il testo "il 70% degli autori di reati incarcerati in Spagna e Francia sono di origine musulmana. L'Europa, con il suo alto tasso di immigrati, è considerata debole e vicina al declino. Il rischio di disordini aumenta di anno in anno".

La CIA vede anche nelle gravi rivolte giovanili di questi ultimi anni in Francia, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Gran Bretagna, "segnali di allarme" e guerre civili a venire. "La ragione è la mancanza di volontà di integrare un numero di immigrati che creano zone di illegalità con la forza delle armi mentre si disarma sistematicamente la popolazione" Il documento indica ancora, prima di concludere che questa situazione va a rafforzarsi, "la nascita di movimenti nazionalisti in Europa, che porteranno negli anni 2012-2016, tensioni etniche e religiose in tutti gli stati d'Europa e l'espulsione dei musulmani".

Scontro di civiltà

La teoria dello scontro di civiltà è una grossolana menzogna. Ma ora dobbiamo dargli una realtà, ciò a cui lavorano le agenzie di propaganda e di azioni segrete- e i lacchè politici che sono a loro disposizione - in modo da creare una destabilizzazione psicologica della popolazione proprio per manipolare l'immaginario collettivo. Le successive crisi che stiamo vivendo dal 2008 in realtà servono solo a ristrutturare l'economia globale per consentire la costituzione di una società 20/80, vale a dire quella in cui il lavoro del 20% della popolazione mondiale sarà sufficiente a sostenere l'intero sistema economico del pianeta, il restante 80% saranno inutili e destinati a scomparire. Le guerre civili in fase di sviluppo ed altre catastrofi che non tarderanno ad abbattersi sulle nostre vite saranno creati e utilizzati per raggiungere questo obiettivo.

Tuttavia, questo mondo cataclismico che hanno voluto imporci non è affatto una fatalità. Come abbiamo più volte affermato, non dobbiamo dimenticare questo fatto di esperienza che l'azione di alcuni individui, o gruppi molto ristretti, possono, con un pò di fortuna, rigore e volontà, avere conseguenze incalcolabili sugli avvenimenti in corso.



Nessun commento:

Posta un commento