venerdì 29 aprile 2011

PICCO DI RIFUGIATI SOMALI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2011

UNHCR/E.Hockstein
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è allarmato per il continuo deteriorasi della situazione in Somalia, che costringe sempre più persone alla fuga. Tanto che il numero di rifugiati somali arrivati nei paesi limitrofi nei primi tre mesi di quest’anno è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2010.

Quasi 50.000 i rifugiati somali arrivati tra i mesi di gennaio e marzo, registrati nei vicini Kenya, Etiopia e Yemen. L’anno scorso - nello stesso periodo - erano stati 23.000.

È stato nuovamente il Kenya ad accogliere il maggior numero di nuovi arrivi - oltre 31.400. Praticamente la totalità di loro è stata registrata dalle autorità keniane e dall’UNHCR nel complesso di campi per rifugiati a Dadaab, mediamente oltre diecimila ogni mese.

Ma anche in Etiopia si assiste a un deciso aumento nel numero di arrivi dalla Somalia. Oltre 12.200 i somali registrati, soprattutto attraverso il corridoio di Dollo Ado. Nell’area l’UNHCR gestisce due campi per rifugiati. Entrambi stanno raggiungendo in fretta la capienza limite.

La maggioranza di questi rifugiati proviene dalle regioni di Bay e di Bakol - nel sud e nel centro della Somalia - due delle zone più colpite dal conflitto. Tutti parlano di una situazione spaventosa nel paese, segnato da violenza incessante e abusi dei diritti umani. E raccontano agli operatori UNHCR della coscrizione forzata attuata da alcune delle fazioni in guerra e di una rovinosa siccità.

La terribile situazione nel paese non lascia alternative e molti sono costretti a prendere la disperata decisione di attraversare il Golfo di Aden o il Mar Rosso. Nonostante i rischi del viaggio e il deteriorarsi della situazione anche nello Yemen - con le agitazioni della popolazione - nei primi tre mesi del 2011 oltre 22mila rifugiati e migranti provenienti dai paesi del Corno d’Africa sono arrivati sulle coste del paese della penisola arabica.

Si tratta di una cifra più che doppia rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, quando gli arrivi furono 9.400. Una cifra che supera anche il record di inizio 2009 quando quasi 17mila rifugiati e migranti attraversarono Golfo di Aden e Mar Rosso.

I cittadini somali rappresentano tuttavia solo un quarto degli arrivi nello Yemen, nonostante rispetto al primo trimestre dello scorso anno il loro numero sia raddoppiato, passando da 3.200 a seimila. È invece triplicato il numero di migranti di nazionalità etiopica - quasi 17mila finora nel 2011 - che continuano a costituire il 75 per cento di tutti gli arrivi.

Alcuni dei nuovi arrivati - raccontano agli operatori UNHCR - non erano informati delle tensioni politiche e sociali in Yemen, ma molti somali dicono di non aver avuto altra possibilità che la fuga. Per questi rifugiati somali la situazione in Yemen è comunque - in confronto - molto più sicura di quella nel proprio paese.

La Somalia resta uno dei paesi dai quali provengono più rifugiati e sfollati interni al mondo. Circa 1,4 milioni di somali sono sfollati all’interno del paese, mentre altri 680mila vivono da rifugiati nei paesi vicini.


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