Allo scopo di salvaguardare la salute dei consumatori, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha disposto in accordo con il Ministero della Salute, in ambito nazionale, l'esecuzione di mirati controlli sulla sicurezza alimentare.
Negli ultimi tempi il settore ha evidenziano criticità nelle produzioni dolciarie artigianali ed industriali.
I Carabinieri del NAS di Salerno, partendo dai prodotti finiti di scarsa qualità immessi sul mercato locale, hanno risalito la filiera commerciale e produttiva individuando un laboratorio a carattere industriale ubicato nell'agro nocerino sarnese, condotto con modalità totalmente irregolari rispetto alla normativa a tutela della salubrità degli alimenti.
L'opificio, che si estende su circa 600 mq. coperti, dove venivano preparati prodotti dolciari commercializzati sia allo stato fresco che congelato, era mantenuto in pessime condizioni igienico-sanitarie.
Nel corso del controllo delle sostanze alimentari e dei prodotti finiti destinati a circa 200 esercizi commerciali in quasi tutte le regioni italiane, il NAS accertava la presenza di creme pasticciere, farine, marmellate, frutta candita, scaduti di validità ma egualmente in lavorazione nella catena di produzione.
Inoltre, i Carabinieri hanno constatato la presenza di circa 2 tonnellate di cornetti e residui degli stessi stipati in contenitori insudiciati anche da escrementi, pronti per la rilavorazione nonché di recipienti contenenti cioccolata ma con etichettatura di "confettura di ciliegie". Nelle celle frigo sono stati rinvenuti, fra l'altro, oltre 1 quintale di salumi e prosciutti cotti con etichette rimosse e/o strappate per evitare di risalire alla tracciabilità degli stessi e conseguentemente all'idoneità al consumo. A comprova della produzione completamente illegale, sono risultati inesistenti anche le schede di produzione.
L'operazione si è conclusa con:
- il sequestro dell'intera struttura produttiva, per un valore di circa 1.500.000 € e di oltre 75 tonnellate di materie prime, prodotti semilavorati e finiti, per un valore di mercato che si aggira sul 1.000.000 €;
- la denuncia all'Autorità Giudiziaria del titolare del deposito.
E' in corso ad opera di 32 sui 38 NAS il ritiro dal commercio dei prodotti già distribuiti per un totale presumibile di ulteriori 10 tonnellate.
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