sabato 16 aprile 2011

FARMACI EQUIVALENTI. TENSIONE SU LISTE DI TRASPARENZA IN VIGORE DA OGGI. MC: “PAGANO SEMPRE I CITTADINI”

Da oggi sono entrati in vigore i prezzi ridotti imposti dall’Aifa su numerosi farmaci equivalenti. Il provvedimento adottato con una delibera del CDA dell’Aifa del luglio scorso aveva come obiettivo l’allineamento ai prezzi europei al fine di avere un risparmio per il SSN.

Visto cosìspiega Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori - sembra un ottimo provvedimento, salvo il fatto che da tempo le aziende stavano allertando su un taglio generalizzato che avrebbe creato diversi problemi. Considerando il mercato, diciamolo pure, davvero esiguo dei generici, sarebbe stato forse più giusto verificare i tagli caso per caso, e rapportare i prezzi ai volumi di affari. Ci sono infatti, per esempio già oggi, situazioni in cui pur essendo scaduti i brevetti, di alcuni farmaci non esistono corrispondenti generici, in quanto la loro produzione e commercializzazione non è sostenibile”.

“Questo taglio, dunque apparentemente utile – continua la Miracapillo - rischia a nostro parere di far uscire fuori dal mercato italiano diverse molecole in modo definitivo, creando un vuoto che lascerebbe di nuovo campo libero alle aziende che producono farmaci griffati.

Un braccio di ferro messo in campo tra aziende e Aifa avrebbe dovuto far sì che prudentemente si arrivasse a sospendere il provvedimento, cosa che non si è verificata. Di fatto oggi, le aziende insistono sul fatto che sui loro pochi volumi non riescono a sostenere i tagli, non hanno ridotto i prezzi e moltissimi cittadini stamattina, si sono ritrovati a fare i conti con due beffe in farmacia:

- stanno pagando una differenza su farmaci che fino a ieri erano gratuiti;

- non hanno alternative, in quanto il prezzo nuovo, non è individuato rispetto a un farmaco, bensì rispetto a un criterio astratto.

Inoltre ci segnalano disallineamenti tra le banche dati che forniscono informazioni alle farmacie in tempo reale, pertanto la confusione è al massimo”.

Si potrebbe prevedere - conclude la Miracapillo - che le Regioni si facciano carico della differenza di prezzo, ma dubitiamo che questo possa accadere a causa della situazione precaria della spesa sanitaria regionale.
Il Movimento Consumatori fa appello all’Aifa affinché sospenda tale provvedimento e vengano chiarite le questioni poste, evitando così un’ulteriore odiosa penalizzazione dei cittadini ormai tartassati a tutti i livelli”.

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