Una semplice ricorrenza da poter festeggiare ascoltando un bel concerto o giorno che riassume i veri valori e significati completamente smarriti da questa società?
Cgil Cisl e Uil, che negli anni hanno letteralmente frantumato i diritti sacrosanti di chi lavora acquisendone, in cambio, potere economico e politico, da tempo hanno scelto la strada del “concertone”. Una sfilza di buona musica per coprire la loro assoluta mancanza di serietà e di proposta, per nascondere, dietro i paraventi dell’enorme palco di piazza San Giovanni, miriadi di accordi sindacali e non, che hanno portato il nostro paese ad avere il più alto tasso di disoccupazione giovanile, una precarietà che cancella il futuro, un numero impressionante di infortuni e morti sul lavoro.
Una politica sindacale così tanto scellerata da portare a mettere in dubbio la stessa valenza di questo importante giorno, dando voce ai “piripicchi” sinistri di turno (tra questi vedi il pessimo sindaco di Firenze Matteo Renzi), che per un po’ di pagine sui quotidiani si scagliano contro il “riposo” di chi lavora…visto che loro il lavoro non sanno proprio cosa sia !.
Di bisogni, solidarietà, rispetto della vita a Roma non c’è più traccia…
Se ne ritrova il filo a Milano, a Palermo, a Napoli dove una serie di associazioni antirazziste, sindacati di base, Libera, associazioni culturali, Socialismo Rivoluzionario, Federconsumatori, cooperative sociali e artisti vari hanno deciso di ridare voce al vero senso di questa giornata, non per farne un semplice appuntamento di routine, ma per farne l’inizio di un percorso necessario per la riscoperta di quel pensiero umano che sembra “stordito”, annacquato, travolto dai mille spot, dai mille suoni, dalle mille grida di chi nega, nei fatti, l’umanità.
“La terra è di tutti e NESSUNO è straniero”, pratica e non filosofia dell’accoglienza, rifiuto della guerra, autodeterminazione dei popoli,tutela dei diritti di ciascuno, a cominciare da quello a vivere liberamente rispettando gli altri, contrasto alla discriminazione e al razzismo galoppante e ignorante, difesa della salute, tutela dell’ambiente…sono le basi per un mondo in cui non ci sia più spazio alla barbarie degli Stati e dei “padroni”.
Nessuna “giacchetta” politica, nessuno spot elettorale, solo una piazza della solidarietà e dell’accoglienza.
Una intera giornata dedicata a discutere, a pranzare assieme, alla lettura e alla musica, all’incontro con gli immigrati, in cui prevalgano i valori…e non l’ipocrisia.
Si comincia alle 11.00 a Napoli in piazza del Gesù e a Milano in piazza Leonardo da Vinci, dalle ore 16.00 a Palermo in piazza Verdi.
La rivolta dei popoli nordafricani ed arabi per la libertà può essere l’inizio di una nuova coscienza e di un nuovo modo di vivere il mondo…sta a tutti noi crederci e partecipare.
di il Pasquino
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