Finalmente va alla sbarra il comportamento omertoso e collusivi dell'ufficio di vigilanza di Bankitalia, che arriva sempre dopo le inchieste delle Procure,sia in merito alle segnalazioni antiriciclaggio che non vengono mai prevenute che sulle ispezioni mirate,che non scoprono mai nulla, come quella avvenuta,forse ancora in corso, nella Cassa di Risparmio dell'Aquila, banca che gode di ampie coperture politiche.
Come mai - secondo notizie di stampa- l'ispezione chiusa 10 giorni fa alla Cassa di Risparmio dell'Aquila, si sarebbe conclusa senza rilievi particolari eccetto generici inviti ad investire nel sistema informatico senza rilevare nulla delle truffa del Madoff dei Parioli Lande e delle mancate segnalazioni sulla normativa antiriciclaggio,e come mai- nel rapporto inviato alla Procura,spunterebbero al contrario giudizi sfavorevoli con l'avvio di una procedura sanzionatoria nei confronti di consiglieri,sindaci e direttore generale ? Cosa succede nel sepolcro imbiancato chiamato Bankitalia ?
Spetta al Pm Luca Tescaroli della procura di Roma che sta indagando su Gian Franco Lande e sugli altri quattro operatori finanziari finiti in carcere lo scorso 24 marzo con l'accusa di aver truffato un migliaio di piccoli e grandi, sciogliere un nodo, rompere un tabù e scoprire verità nascoste di una combriccola di amici che in virtù di segretezza e riservatezza, ammantandosi di una presunta sacralità di una istituzione che fa acqua da tutte le parti, riesce a il bello e cattivo tempo con le ispezioni a volte pilotate per salvare banche amiche all'interno dell'organo di vigilanza di Palazzo Koch.
Deve cominciare a cadere il tabù della magistratura che finora non ha mai varcato il portone di Palazzo Koch per approfondire quanto avviene all'interno di un sepolcro imbiancato oscuro e privo della necessaria trasparenza, quell'ufficio di vigilanza di via Nazionale che ha già addossato le responsabilità alla Carispaq, rea di non aver fatto alcuna segnalazione a fronte di importanti movimentazioni di denaro,circa 170 milioni di euro transitati negli sportelli bancari, dimenticando di aggiungere che le movimentazioni allegre e sospette di denaro,quando non segnalate,devono essere annotate nei brogliacci delle ispezioni effettuate .
A seguito dell'acquisizione degli atti e dei rapporti ispettivi della Guardia di Finanza in Bankitalia,che possa aiutare a comprendere le ragioni degli interventi attivati solo ad arresti avvenuti,eludendo ogni vigilanza preventiva, la Cassa di Risparmio dell'Aquila deve essere subito commissariata a patto che il ministro dell'Economia non si limiti a certificare i desiderata del Governatore Draghi nel ratificare la lista dei soliti noti, ma attingendo a professionalità eminenti, tratte dall'Albo degli avvocati e dei dottori commercialisti,che non abbiano avuto rapporti con la Vigilanza e con Bankitalia.
Fonte: http://www.adusbef.it/
Nessun commento:
Posta un commento