mercoledì 25 maggio 2011

FINCANTIERI, ANCORA PROTESTE DEGLI OPERAI IL SINDACO DI CASTELLAMMARE INVOCA L’ESERCITO

Scontri nel comune napoletano, cortei e assemblee anche ad Ancona, Palermo e La Spezia. "Senza impegni concreti, non daremo nessun avvallo ai tagli" ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. "Un problema che esiste da due anni e il governo ha dormito" risponde il segretario Pd, Pier Luigi Bersani.

Ancora un giorno di proteste per gli operai degli stabilimenti Fincantieri in diverse parti d’Italia, in attesa dell’incontro del 3 giugno tra i sindacati e il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani (Leggi la cronaca di ieri). La mobilitazione è partita dopo l’annuncio del piano industriale dell’azienda, che prevede la chiusura degli stabilimenti di Castellammare di Stabia (Napoli) e di Sestri Ponente (Genova), e un forte ridimensionamento di quello a Riva Trigoso (Genova). A rischio 2551 lavoratori sui circa 8500 in organico. 

La situazione più tesa resta quella del comune partenopeo, dove circa duecento operai fino alle 14 hanno bloccato il traffico dell’arteria principale della città, viale Europa, e la stazione della circumvesuviana di via Nocera. Secondo quanto raccontano i testimoni, i manifestanti sono partiti in corteo questa mattina dal cantiere e, al loro passaggio, hanno imposto ai commercianti del centro di abbassare le saracinesche. Nessun danneggiamento, esclusa la vetrina di un negozio. La sala consiliare del comune continua ad essere occupata da una decina di operai. ”La situazione sta diventando insostenibile – dice il sindaco Luigi Bobbio -. La protesta degli operai deve assolutamente rientrare e restare nei limiti della legalità”. Il primo cittadino del comunbe napoletano ha chiesto al prefetto “di concentrare subito le forze necessarie a recuperare il controllo della piazza e a ripristinare la legalità”. Se necessario, chiede il sindaco, si dovrebbe “coinvolgere l’esercito”. “E’ incredibile che di fronte a un dramma sociale che sconvolge la vita di migliaia di famiglie – risponde a Bobbio il leader di Sel, Nichi Vendola - il sindaco di Castellammare di Stabia non trovi di meglio da fare che evocare l’intervento delle baionette". 

Manifestazioni sono in corso anche negli stabilimenti non a rischio di chiusura, ma interessati dai ridimensionamenti. Ad Ancona i lavoratori sono di nuovo in corteo, diretti verso il palazzo della regione Marche. Blocchi anche a Palermo, dove seicento operai dei cantieri navali – prima riuniti in assemblea – hanno occupato viale Regione Siciliana. A La Spezia, infine, – dove dovrebbero essere trasferiti circa 500 operai di Riva Trigoso – Uilm, Fiom e Fim hanno convocato un’assemblea e indetto due ore di sciopero. Il corteo ha raggiunto la prefettura.  

“Fino a quando non saranno attuati impegni concreti e condivisi di riconversione delle strutture interessate maggiormente alla crisi non ci sarà da parte nostra alcun avallo a licenziamenti o tagli dell’occupazione”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha commentato in un’intervista a ‘Il Mattino’ il piano proposto da Fincantieri. Al ministro, i sentori del Pdl eletti in Campania hanno chiesto oggi in una nota l’anticipazione dell’incontro del 3 giugno con le organizzazioni sindacali e “di discutere, al più presto, in Aula, la crisi della cantieristica italiana e le possibili vie di rilancio, attraverso decisive ristrutturazioni tecnologiche”. Oggi è arrivata intanto la rassicurazione del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che ha fatto sapere: “Ce ne stiamo occupando, e molto, ovviamente". 

Se per il governo la situazione è sotto controllo, critiche sono arrivate dall’opposizione e dai sindacati per la gestione della vertenza da parte dell’esecutivo. ”Sono due anni che c’è il problema della cantieristica e il governo deve apprendere dai giornali qual è il piano di Fincantieri?”, è il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Si è dormito largamente su una crisi che andava affrontata – aggiunge – anche se miracoli non ne fa nessuno, certamente si doveva agire in qualche modo”. D’accordo anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui “questo piano è la conseguenza dell’ennesima distrazione da parte del governo”. E anche dalla Camusso arriva la richiesta di un’anticipazione dell’incontro del 3 giugno, “troppo in là nel tempo”. Impossibile per i sindacati accettare da parte dell’azienda un comportamento definito “incomprensibile” dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Che aggiunge: “Fincantieri, che è controllata dallo Stato, non può giocare al massacro come sta facendo e deve sapersi reinventare, deve sfidare il sindacato a trovare sistemi di organizzazione del lavoro più efficienti, deve però anche osare di più per trovare acquirenti e soluzioni innovative" .



3 commenti:

  1. Ciao Dino,

    vedo che la mania di invocare l'esercito ha fatto proseliti....il primo ad avanzare questa proposta fu il bravo Esposito (Pd Piemonte) e Merlo, suo collega per mettere a tacere i valsusini.
    Forse si stanno abituando a fare a meno della polizia e carabinieri visto che saranno "sequestrati" da Eurogenfor
    Ti segnalo articolo che però vuol mettere in luce dei dati non resi noti sulla faccenda che sarebbe parecchio grave..

    http://www.megachip.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/6230-fincantieri-fra-diktat-e-giochi-ce-unalternativa.html
    ciau

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  2. Hai perfettamente ragione Barbara, hanno paura dei lavoratori fincantieri e della collera dei poveri questi nullafacenti del governo e dell'opposizione

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  3. diciamo che "li usano", almeno visto il piano di Fincantieri in realtà non voglio chiudere gli stabilimenti ma far agitare gli operai affinché con la minaccia della chiusura accettino nuovi contratti al ribasso...
    un piano davvero meschino ma già attuato con successo, vedi Pomigliano, Melfi, Mirafiori....
    Spero che sia ora che gli operai non si facciano ricattare più, la globalizzazione ci è stata imposta promettendoci fantomatici vantaggi.
    Ci sono stati? Per i ricchi sì, ma per i disgraziati no E' ORA DI COMINCIARE A PUNTARE I PIEDI..
    Un salutone Dino!
    Ciao
    Barbara

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