Sgominata organizzazione criminale operante nel territorio nazionale che, attraverso vari meccanismi di frode, si è resa responsabile di vari reati contro il patrimonio, societari e fallimentari, nonchè di truffa ai danni dello Stato e dei risparmiatori.
Sono stati eseguiti n. 7 arresti, di cui 3 in carcere e sequestrati beni azioni e conti correnti per un valore di oltre sei milioni di Euro oltre a numerosi siti internet utilizzati per frodare gli ignari navigatori del web.
L'associazione era composta da professionisti nel settore amministrativo-contabile e da una serie intercambiabile di "prestanome", ai quali, nel tempo, si sono affiancati ulteriori conniventi professionisti, quali componenti di collegi sindacali, dirigenti di provata esperienza, per meglio accreditare le società al pubblico.
La continua "escalation" dell'organizzazione, ha portato la stessa a disporre di un sempre più ampio potere economico e di un sempre maggior "prestigio" nel mondo finanziario ed imprenditoriale, anche attraverso il lussuosissimo stile di vita sostenuto, dalla "mente" del gruppo, sedicente ingegnere, gravato in realtà da numerosi precedenti penali.
L'attività illecita perpetrata dai responsabili, ha provocato danni patrimoniali nei confronti di nr. 298 soggetti, persone fisiche e giuridiche, di cui:
- nr. 112 soggetti tra professionisti e neo laureati nel campo economico aziendale, i quali, attratti dalla pubblicità e dalle prospettive della S. H. T. F. Spa, dietro versamento di una somma di denaro, aderivano alla sottoscrizione di un contratto di affiliazione con la stessa nell'ambito di un progetto denominato "professional partner", in realtà mai sviluppato;
- nr. 23 imprese clienti, acquirenti del prodotto "F. C." ideato nel corso della gestione della F. Spa, che prevedeva per la clientela l'attività di recupero e/o cessione di crediti in realtà mai eseguita;
- nr. 163 fornitori di beni e prestatori di servizi che a fronte delle cessioni e prestazioni effettuate nei confronti sia della S. H. T. F. S.p.A., sia della F. Spa, regolarmente fatturate per oltre € 5.500.000, non hanno mai incassato quanto di loro spettanza;
Il gruppo societario gestito dall'organizzazione accresceva il proprio prestigio mediante una falsa rappresentazione di affidabilità e solidità finanziaria, attuata tramite vari stratagemmi, tra cui:
- utilizzo della denominazione sociale "S. H. T. F.", chiaramente simile al noto Gruppo iberico operante nell'intermediazione finanziaria;
- aumento fittizio del capitale sociale;
- sedi societarie ubicate in luoghi prestigiosi, come zona Duomo e zona Sempione a Milano, senza poi pagare i relativi canoni di locazione;
- imponenti campagne pubblicitarie su quotidiani nazionali e riviste finanziarie specializzate;
- eventi di spettacolo comportanti ingenti spese mai onorate;
- amministratori e sindaci compiacenti;
- continue variazioni delle compagini sociali.
Per quanto riguarda le campagne pubblicitarie, basti citare quella effettuata per la promozione della F., acquisita per € 440.000, dei quali onorati solo € 30.000, consistente in una imponente campagna mediatica del valore di oltre € 2.400.000, mai onorati, realizzata attraverso spot televisivi su emittenti quali la Rai, maggior fornitore con oltre € 900.000 di servizi, Odeon tv, Cnr Tv, Italia 7 Gold, Telelombardia, Antenna 3, Telefriuli, Antenna Sicilia, Telecapri, spot radiofonici; inserzioni su quotidiani (Gazzetta del Sud, La Sicilia, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, La Stampa); riviste (Capital, E Polis, Qui Touring, Dirigenti Industria).
La società dopo lo svuotamento dei conti bancari per oltre € 500.000 ed il ricorso abusivo al credito mediante la presentazione di ricevute bancarie per prestazioni inesistenti per un valore di oltre 1.000.000 di euro, dei quali circa € 250.000 effettivamente anticipati dagli istituti di credito, falliva.
Nell'ambito dell'acclarato sistema di frode posto in essere dall'organizzazione criminale, si possono distinguere le seguenti fasi operative relative alla gestione delle attività imprenditoriali:
- acquisizione di società attraverso condotte illecite, quali accordi di compravendita successivamente non onorati o pagamenti eseguiti attraverso risorse della stessa società (appropriazioni indebite). L'individuazione delle società da rilevare avviene principalmente mediante l'attività di M. & A., fortemente pubblicizzata dall'associazione attraverso le principali società controllate, finalizzata all'individuazione di imprese in crisi alle quali, in teoria, fornire soluzioni per il rilancio, soluzione che quasi sempre si concretizza nell'acquisizione, a basso costo, della società da parte dell'associazione;
- riassetto patrimoniale e finanziario tramite meri artifici di bilancio (spostamento delle poste di bilancio quali crediti societari);
- depauperazione societaria che si sostanziava, il più delle volte, nell'esecuzione di truffe seriali;
- distrazione delle attività patrimoniali, ove esistenti;
- fallimento ed abbandono.
Altro articolato sistema di frode era basato sulla erogazione di false fidejussioni che spesso venivano presentate alle singole Agenzie delle Entrate a garanzia di diritti da riscuotere da parte delle casse erariali.
In particolare, detta fattispecie veniva messa in atto attraverso la costituzione/acquisizione di società esercenti attività previste dagli artt. 106 e 155 del T.U.B. e quindi soggette alla vigilanza da parte della Banca d'Italia.
L'attività operativa è stata sviluppata in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Calabria, Toscana.
Fonte: http://www.gdf.gov.it
Nessun commento:
Posta un commento