di Maria Pia Caporuscio. Mi piacerebbe chiedere alla signora Marcegaglia, al signor Marchionne e al signor Berlusconi cosa ne pensano della vita e se sono grati ai propri genitori di averli fatti nascere. Mi piacerebbe sapere se sono felici di vivere e quanto importante sia per loro la famiglia, i genitori i fratelli, i figli. Mi piacerebbe sapere quanto dolore hanno provato nel perdere un famigliare e chi non ha perso nessuno, se qualche volta ha pensato di poterli perdere e cosa questo pensiero, ha provocato in loro. Ma sono certa delle risposte. Sono sicura che risponderebbero che la vita è meravigliosa, che sono grati ai genitori di avergliela regalata, che la famiglia è la cosa più importante e perdere una persona cara, sia la cosa più dolorosa per un essere umano. Giustissimo! Vivere è meraviglioso e la morte la cosa più dolorosa. Ma allora perché pensate che tutto questo valga per voi mentre alla vita degli altri non date lo stesso valore? Credete forse che siano i soldi a misurare anche il valore della vita oltre a misurarne la qualità? E i sentimenti delle persone pensate siano diversi tra chi è ricco e chi no? E se siete convinti che tutto questo non abbia nulla in comune col danaro, come fate a ritenere la vostra vita così importante rispetto a quella degli altri? Come può una mamma, signora Marcegaglia mettere un’altra mamma nella condizione di piangere il proprio figlio, colpevole di avere la necessità di lavorare per vivere, senza prendere il massimo delle misure di sicurezza, affinché non succeda l’irreparabile? Come si fa per vile danaro, per far risparmiare le spese di prevenzione alle imprese, mettere a rischio la vita di un lavoratore? Quel lavoratore ha un nome e un cognome, ha una famiglia, una mamma, un figlio, una moglie. Quel lavoratore ama la vita come l’amate voi. Quel lavoratore vi ha permesso con la sua morte, di arricchirvi ancor più. Lo ritenete normale e giusto? Come può un signore che guadagna quanto settemila lavoratori pretendere di togliere dieci minuti di riposo ad un uomo, per arricchire ancor più sé stesso e l’impresa, Signor Marchionne? E lei Signor Berlusconi, che non trova nulla di male se una ragazzina si conceda ad uno di sessant’anni più vecchio, cosa direbbe se, per uno strano gioco del destino, fosse una sua figlia a dover fare la stessa cosa, lo riterrebbe ancora giusto? E come può un capo di governo non tutelare e far tutelare la vita di chi si guadagna il pane col lavoro? In nome di quale moralità un capo di governo permette l’arricchimento sfrenato di coloro che sono ridiventati padroni, di un mercato dove sono in vendita uomini considerati come merce? Ma che razza di mondo state costruendo?
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