Fuori programma del premier al vertice di Deauville: "Per noi è fondamentale la riforma della giustizia". Il presidente Usa non risponde.
"Io ho una nuova maggioranza. Noi abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra". Non sono previsti incontri bilaterali, ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rompe il protocollo e avvicina il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, prima che comincino i lavori del G8 francese a Deauville e a lui l'ormai abituale attacco ai giudici italiani. Obama ascolta. Il Cavaliere si avvale della traduttrice e il suo labiale viene trasmesso dal circuito chiuso prima dell'inizio dei lavori di una sessione del vertice internazionale. Il faccia a faccia dura circa due minuti. Il presidente Usa ascolta, sembra sorpreso, ma da lui nessuna replica al premier. Sarkozy e Angela Merkel, seduti alla destra di Obama, si guardano, sembrano chiedersi il perchè di quel colloquio, dopodiché Berlusconi ritorna al suo posto e l'incontro ha inizio come previsto.
PALAMARA: "DENIGRATI E GRAVE CHE CIO' SIA ACCADUTO ALL'ESTERO" - Durissima la reazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "È molto grave che questo sia accaduto all'estero, e che una fondamentale istituzione dello Stato venga denigrata anche agli occhi di uno dei più potenti capi di Stato al mondo".
GRANATA (FLI): "INFANGATI ANCHE MAGISTRATI AMATI NEGLI USA" - "L’ossessione di Berlusconi nei confronti della magistratura arriva persino ad infangare la patria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, offendendola anche di fronte della più grande Nazione occidentale, dove peraltro la memoria dei nostri magistrati è, da sempre, onorata e rispettata. Berlusconi, ancora una volta, ha trovato un motivo per doversi vergognare. È chiaro che il suo nervosismo denota ormai un cupio dissolvi ormai irreversibile, che riguarda lui, il PdL e la sua maggioranza". Lo dichiara Fabio Granata (Fli), Vicepresidente della commissione Antimafia.
DI PIETRO: "SPERO CHE OBAMA GLI ABBIA RISPOSTO A DOVERE" - "Se è vero che Berlusconi ha detto ad Obama che in Italia c’è una dittatura dei giudici di sinistra, mi auguro che il presidente statunitense gli abbia risposto a dovere, spiegandogli come si comportano negli Usa per casi simili. Ci riferiamo al caso di Strauss-Kahn che, per un presunto rapporto sessuale non consenziente, è stato tirato giù dalla scaletta dell’aereo e sbattuto nel carcere di Harlem, mentre in Italia, il caso Ruby è stato portato in Parlamento per impedire alla magistratura di indagare”. E’ quanto afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
IL MINISTRO ROMANO: "OGNI OCCASIONE E' BUONA PER ATTACCARE BERLUSCONI" - "Ogni occasione e' buona per attaccare Berlusconi. Qualsiasi frase o opinione pronunciata dal premier - meglio ancora se lo fa all'estero e tutti i media sono puntati contro di lui - diventa pretesto per criticarlo e sollevare una querelle massmediatica a scopo denigratorio. Ecco allora che l'opposizione ancora una volta preferisce fare la gara a chi insulta in modo più incisivo anziché cimentarsi nella individuazione di prospettive concrete condivise". Così il ministro Saverio Romano.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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