mercoledì 11 maggio 2011

AMBIENTE: ABBANDONO ILLECITO DI RIFIUTI,LA FORESTALE ELEVA UNA MULTA PER OLTRE 760 MILA EURO

Quasi 3 mila tonnellate di materiale, trasportate attraverso 248 viaggi, erano state abbandonate su un'area di circa 1.200 metri quadrati presso un allevamento bovino in provincia di Reggio Emilia

Dopo aver sequestrato, nel mese di febbraio, un ingente quantitativo di rifiuti, presso un'azienda di allevamento bovini di Albinea (Reggio Emilia), il personale del Corpo forestale dello Stato in servizio presso il Comando provinciale di Reggio Emilia è ritornato nei giorni scorsi sull'area interessata dallo scempio. Appurata la natura del materiale, consistente in scarti provenienti da attività di costruzione e demolizione, gli agenti hanno anche provveduto a quantificarne la mole, stimata intorno ai 1.800 metri cubi.

Nello specifico i forestali hanno constatato che sui 1.200 metri quadrati di terreno su cui sorge l'azienda zootecnica sono state depositate 2.754 tonnellate di rifiuti, trasportate attraverso 248 viaggi effettuati con mezzi pesanti. Poiché questi trasporti sono avvenuti in assenza dei prescritti formulari d'identificazione dei rifiuti, come invece richiede la normativa in materia ambientale, gli agenti hanno multato il responsabile per un importo pari a 768.800 euro.

Le indagini, sia di natura penale che amministrativa, proseguono. Non appena sarà dissequestrata l'area, l'uomo dovrà invece provvedere alla rimozione dei rifiuti e alla bonifica del terreno, così come disposto dall'apposita ordinanza emessa dal Comune di Albinea. Il deposito dei rifiuti, tra i quali gli agenti hanno rinvenuto anche materiali ferrosi, pneumatici usati e plastiche, è stato attuato ai margini del rio Arianna, una zona rinomata per il panorama, la flora e la fauna. Oltre che essere deturpante dei luoghi, il degrado espone l'ambiente a rischio di grave inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e di falda, con possibili riflessi negativi anche per l'igiene e la sanità pubblica. L'ispezione di febbraio aveva infatti permesso di scoprire, nelle vicinanze della stalla, prodotti e alimenti in cattivo stato di conservazione, facile preda di piccioni e animali domestici. Esposti alle intemperie, gli alimenti costituivano la dieta dei bovini e degli altri animali presenti nei dintorni e non presentavano indicazioni rispetto alla data di produzione o scadenza. All'epoca la Forestale sequestrò 4 bancali di liquori e alcolici, 3 di impasto per pizza, 23 di pane e prodotti da forno, 77 scatole di prodotti da gelateria e basi cremose per produzione di gelati, 6 scatole di pane al salame 1 di pane grattugiato e 2 di soia.


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