Lo scandalo degli swap di copertura dei debiti, circa 80 miliardi di euro di esposizioni appioppati a piene mani ad enti locali,comuni e regioni da parte di banche che con la vendita di derivati avariati svolgono fiorenti attività economiche criminose e da banchieri senza scrupoli a danno delle comunità, segna ogni giorno nuovi sviluppi da parte della magistratura che seppur in ritardo,sta svolgendo il proprio dovere a tutela dei cittadini,sui quali ricade la ben congegnata truffa dei signori del credito adusi a fare il gioco delle tre carte.
E’ buona notizia il sequestro di 17 milioni di euro alla BNL,eseguito dalla Guardia di Finanza per la vendita di derivati avariati ai comuni di Messina e Taormina,su provvedimento emesso dal Gip Maria Vermiglio, su richiesta del procuratore Guido Lo Forte e del sostituto Vito Di Giorgio,da parte della Procura di Messina, che aveva già indagato otto funzionari dell'istituto di credito per truffa aggravata.
Sia la Bnl come soggetto giuridico, che due dirigenti dell'istituto di credito, il responsabile della Direzione generale di Roma del settore Pubblica amministrazione, Giuseppe Pignataro, 53 anni, e il dirigente della Divisione Corporate, Roberto Antolini, 48 anni, e sei funzionari della filiale: Vincenzo Di Benedetto, 52 anni, di Malvagna (Messina); Fabio Cacia, 41 anni, di Catania; Angelo Squadrito, 53 anni, di Messina; Fabio Gallo, 43 anni, di Pescara; Carmelo Spina, 61 anni, di Sant'Alfio (Catania) ed Edoardo Catalano, 51 anni, di Napoli,sono accusati del reato di truffa per aver procurato una danno di 23 milioni di euro al Comune di Messina,dal pagamento di alte commissioni e di tassi elevati.
Nei contratti stipulati dal 2002 al 2007, erano inserite, sostengono i magistrati, "clausole occulte che non erano state spiegate ai funzionari comunali". L'amministrazione di Giardini Naxos avrebbe poi risolto con una transazione mentre gli altri due comuni hanno denunciato la truffa. Secondo gli investigatori, gli enti pubblici avrebbero firmato i contratti convinti di ottenere benefici economici per le loro finanze invece, le operazioni che dovevano essere di copertura rischio, risultavano vere e proprie speculazioni estranee alle finalità dell'ente.
Adusbef,che da oltre un decennio ha denunciato i derivati avariati appioppati dalle banche con la mera finalità di frodare le casse degli enti pubblici per pagare i bonus e le prebende dei signori banchieri, si costituirà parte civile al processo penale a carico della banca con l’avv. Antonio Tanza, per aiutare la magistratura ad inchiodare alle loro gravissime responsabilità i Pignataro, gli Antolini,ed altri autori della gravissima frode, ritinendo scandalosa la difesa della BNL, che invece di prendere atto dei comportamenti fraudolenti dei suoi alti dirigenti, ne difende l’operato ed attacca i magistrati, rei di non chiudere gli occhi,di fronte ad evidenti comportamenti di criminogeni che non possono essere confusi con fraintendimenti normativi e concettuali.
Decine di Procure della Repubblica, stanno chiudendo le indagini sui derivati avariati emessi da BNL ed altre primarie banche, che stavolta devono cominciare a pagare il conto per i comportamenti truffaldini a danno di Enti locali, frodati e raggirati dai signori banchieri.
Fonte: http://www.adusbef.it
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