lunedì 4 aprile 2011

RIPRESA DEL CAROVITA: LE RIPERCUSSIONI SULLE FAMIGLIE.

CODICI: E’ NECESSARIO ORGANIZZARSI PER NON VEDER SCONVOLTO IL PROPRIO BILANCIO FAMILIARE.

La notizia è già da tempo di pubblica conoscenza: la ripresa del carovita produrrà l’adeguamento automatico dei prezzi di una serie di beni e servizi agganciati all’inflazione, o almeno al tasso di inflazione programmata, per il 2011 pari all’1,5%. Mentre alcuni rincari si sono già attivati, altri sono prossimi a venire, ma è importante che il consumatore sia adeguatamente informato e preparato per non incappare in disagi più o meno consistenti.

L’inflazione agirà su diversi ambiti: i principali sono locazioni, utenze e canone Rai. In proposito si ricordi, a chi ha un contratto d’affitto, che l’adeguamento all’indice Istat dell’inflazione viene applicato una volta l’anno, nel momento della scadenza del contratto. È vero che il proprietario dell’abitazione non ha l’obbligo di applicarlo, ma, come si può facilmente immaginare, sarà difficile trovare chi non lo fa. Comunque il valore utilizzato, per legge, non può superare il 75% dell’indice Istat più recente, che solitamente è quello di un paio di mesi prima.

Non lascerà tregua neanche il canone d’abbonamento 2012 alla Rai, da pagare entro il 31 gennaio del prossimo anno, e che sarà aggiornato in base all’andamento del carovita nel corso di quest’anno.

Da non sottovalutare, poi, anche la tassa per i rifiuti e la fattura per la fornitura idrica, spese che finiranno nel rendiconto generale dei condomini. Il prezzo base di luce e gas, invece, viene aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia non sulla base dell’inflazione, ma dell’andamento del pezzo del petrolio, che è la sua causa primaria.

Per quanto riguarda l’elettricità c’è da dire che dal prossimo anno, per gli utenti in regime di “bioraria”, cioè quasi tutti, tranne quella piccola parte passata al libero mercato, aumenterà la differenza di prezzo tra i kilowattora consumati nella fascia diurna e quelli della fascia notturna/weekend/festivi: si prevedono, quindi, sia maggiori possibilità di risparmio che di esborso.

Da non dimenticare poi i caselli autostradali: dopo il rincaro medio del 2,7% nel 2010 e del 6% quest’anno, con picchi fino al 20%, anche per il 2012 sarà certo l’aumento dei pedaggi. La percentuale infatti dipende congiuntamente da diversi fattori, come gli investimenti fatti, l’efficienza sui costi e l’inflazione.

Fortunatamente le multe per le contravvenzioni al codice della strada segnano una tregua: l’aggiornamento dei valori agli indici Istat del costo della vita, infatti, ha una cadenza biennale, quindi fino a gennaio 2013 i cittadini possono pensare ad altro.

Riguardo alle polizze Rca bisogna tener presente che il premio, escluso l’eventuale malus, può essere aumentato di una percentuale pari al tasso di inflazione programmata (1,5% anche per il 2012). Se però la compagnia supera questa soglia, il contraente potrà disdire il contratto anche oltre il termine previsto e fino al giorno di scadenza indicato in polizza.

Da sottolineare, infine, che l’indice dell’inflazione avvierà qualche rigonfiamento degli assegni fissi, delle pensioni e degli accantonamenti per il Tfr, ma non sarà comunque ritenuto sufficiente a controbilanciare la perdita del potere d’acquisto.

Quelli sopra elencati sono rincari importanti, che possono anche pesare abbondantemente all’interno dei bilanci familiari dei consumatori. CODICI , per questo motivo, si impegna a mettere in luce la situazione economica attuale, così da porre il cittadino nella possibilità di recepire per tempo gli aumenti e di mettere in pratica gli adeguati accorgimenti di risparmio.

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