Non si aspettavano di certo la visita del NAS i responsabili di un noto supermercato torinese che avevano fatto esporre sul banco frigo di vendita delle carni fresche preincartate uno slogan che pubblicizzava carni genuine appena tagliate. Peccato che poi sia emerso con assoluta chiarezza che le fette di carne esposte per la vendita, all'interno di impeccabili confezioni in polistirolo e cellophane, fossero tagli risalenti sino a 4 giorni prima e che l'anomala procedura riscontrata fosse stata posta in essere probabilmente anche nei giorni precedenti.
Visto che il consumatore va a ricercare fra le date di scadenza del banco frigo le date più recenti, può essere facilmente ingannato dal fraudolento aggiornamento quotidiano della data di preincarto. Nessuno si è sentito male, ma l'imbroglio è tale da costituire tentata frode in commercio. Sono stati sequestrati penalmente circa 400 kg di prodotti carnei di cui circa 250 Kg di salumi invasi da abbondanti muffe, rinvenuti nelle celle frigo del reparto macelleria. Ci si trova in presenza di un reato poiché prodotti alimentari in queste condizioni avrebbero dovuto essere stoccati lontano dalle aree di vendita ed immediatamente smaltiti.
Nell'ambito dell'operazione i militari hanno contestato, inoltre, ulteriori sanzioni amministrative pecuniarie per l'etichettatura e per le carenze igieniche riscontrate per un valore di circa 4.500 euro. Le persone denunciate sono il direttore ed il capo settore freschi del supermercato, nonché il legale rappresentante della s.p.a. che gestisce quella catena di supermercati.
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