mercoledì 27 ottobre 2010

Banche: ACRI e ABI firmano intesa per l’educazione finanziaria. Partecipa PattiChiari

L’Acri e l’Abi, con il coinvolgimento di PattiChiari, hanno firmato oggi a Roma, alla vigilia dell’86a Giornata Mondiale del Risparmio, un protocollo d’intesa, di portata triennale, con il quale si impegnano a promuovere e a divulgare nelle scuole e sui territori programmi di educazione finanziaria concordati congiuntamente.

L’obiettivo è di offrire agli studenti e ai loro insegnanti informazioni utili ad acquisire una maggiore consapevolezza nella gestione delle risorse economiche, ma anche coinvolgere le comunità locali in programmi di educazione finanziaria rivolti agli adulti. Sembra essercene, infatti, crescente bisogno: l’Italia è agli ultimi posti per alfabetizzazione finanziaria e il livello medio di cultura in questo campo, in una scala da 1 a 10, è pari a 4,3 punti.


Per la realizzazione di un progetto finalizzato alla diffusione della cultura finanziaria nel Paese, le Fondazioni di origine bancaria che, rappresentate dall’Acri, vi aderiranno, per la loro stessa natura si presentano quali soggetti particolarmente deputati a garantirne la continuità nel medio periodo.

Alla programmazione sistematica degli interventi le rende particolarmente adatte: la presenza sul territorio; la possibilità di aprire specifiche linee per l’educazione finanziaria nei propri piani d’azione e di destinare con continuità risorse economiche specifiche; la possibilità di attrarre altre risorse da istituzioni presenti sul territorio (camere di commercio, enti locali, associazioni di categoria del mondo della produzione e del commercio) e di essere centri di coagulo delle comunità locali.

PattiChiari, dal canto suo, oltre al supporto offerto dalla rete di banche consorziate contribuirà al progetto mettendo a disposizione: i programmi didattici già ampiamente sperimentati per le scuole primarie e secondarie di I e II grado; il sito http://www.economiascuola.it/, portale di educazione finanziaria per gli insegnanti, che ospita informazioni, strumenti didattici e una community di oltre 550 docenti; il supporto diretto di esperti del mondo bancario per aiutare gli insegnanti nello svolgimento dei programmi; le iniziative per gli adulti, sviluppate anche in collaborazione con rappresentanti della società civile, quali le associazioni dei consumatori; le ricerche e indagini realizzate all’interno dell’osservatorio sull’educazione finanziaria avviato nel 2007 per stimolare il dibattito sul tema, misurarne la diffusione e l’efficacia, individuare modelli di divulgazione innovativi e sostenibili.

Per avviare un’azione efficace sul fronte dell’educazione finanziaria l’organizzazione operativa del progetto congiunto Acri - Abi seguirà tre direttrici di fondo: massa critica, erogazione sul territorio degli interventi e capacità di dialogo e sperimentazione legata alle esigenze locali. La definizione a livello centrale dei modelli operativi, didattici e di verifica dell’efficacia, nonché dell’intera architettura delle iniziative, consente anche la possibilità di creare un raccordo funzionale con altre istituzioni e organismi privati che abbiano avviato iniziative in tal senso, nonché con il mondo della ricerca universitaria applicata, al fine di un possibile quanto auspicabile coordinamento. In questa prospettiva l’Accordo vuole essere un contributo concreto e immediatamente operativo alla realizzazione di un piano nazionale per l’educazione finanziaria per il cui coordinamento si auspica una veloce e positiva conclusione dei progetti legislativi all’esame del Parlamento.

Lo schema operativo dell’iniziativa Acri – Abi seguirà tre fasi:

1. il disegno centrale delle attività formative e del loro modello di offerta, anche attraverso approfondimenti con i possibili partner;

2. la sperimentazione sul territorio in collaborazione con le singole Fondazioni, di anno in anno, con rotazione delle singole aree geografiche di riferimento;

3. la definizione di un modello di analisi che consenta la verifica annuale dell’efficacia degli interventi attivati sui diversi territori.

Le attività avviate in ogni regione saranno poi proseguite in via sempre più autonoma dalle singole Fondazioni che avranno aggregato le collaborazioni locali utili al perseguimento in via stabile dell’obiettivo alla base delle iniziative.

Fonte: ACRI

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