venerdì 29 ottobre 2010

PAKISTAN: UNHCR, INVERNO NEI CAMPI PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE


UNHCR/H.Caux

A tre mesi dalle alluvioni che hanno colpito il Pakistan, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ritiene che decine, forse centinaia di migliaia di persone dovranno necessariamente restare nei campi per tutto l’inverno.

Questo dipende dal fatto che nel Sindh e nel Balochistan le acque non si sono ritirate abbastanza. Le persone maggiormente colpite dalle alluvioni - cioè quelle che vivono in condizioni di povertà estrema, che hanno perso i propri mezzi di sostentamento o sono vulnerabili per altre ragioni – potrebbero restare nei campi ancora più a lungo.

Nella fase iniziale di questa emergenza si pensava che i campi dovessero avere una vita più breve e che gli sfollati avrebbero potuto fare ritorno nelle aree di origine e vivere nelle tende durante la ricostruzione. Ad oggi, però, anche se in molti sono già tornati, ampie zone del Sindh e del Balochistan restano sommerse da 90-120 cm di acqua. Le autorità locali stanno studiando dei metodi per pompare l’acqua stagnante fuori dai villaggi, ma si tratta di un’impresa mastodontica che richiederà tempo.

Nelle ultime settimane l’UNHCR ha potenziato le sue attività nei campi nel Sindh e nel Balochistan. E’infatti arrivata una seconda ondata di migliaia di sfollati che, precedentemente rifugiatisi in scuole e altri edifici pubblici, li hanno abbandonati per tornare a casa ma hanno trovato i loro villaggi ancora inondati o non sono riusciti a raggiungerli a causa dell’impraticabilità delle strade. Inoltre la grave entità dell’emergenza ha causato ritardi nella fornitura dell’assistenza di base. I ripari, gli articoli per la casa, il cibo e l’acqua potabile restano le necessità più impellenti e con l’avvicinarsi dell’inverno l’UNHCR riceve numerose richieste di aumentare la fornitura di coperte e trapunte.

Nelle ultime settimane l’UNHCR ha organizzato 18 nuovi campi nel Sindh settentrionale e meridionale e ne sono in programma altri. Nel Sindh e nel Balochistan l’UNHCR sta anche addestrando dei team per la gestione dei campi in modo che possano occuparsi delle tendopoli e formare team itineranti per migliorare le condizioni delle migliaia di siti spontanei sorti nella provincia sin dalle prime alluvioni.

Nel frattempo nel Khyber Pakhtunkwa l’UNHCR sta fornendo ripari provvisori nei distretti di Swat, Charsadda e Nowshera, in modo che le persone abbiano almeno una stanza in cui stare prima che arrivi l’inverno. Inoltre l’agenzia sta distribuendo ulteriori tende e articoli per la casa nelle aree colpite dalle alluvioni di Dera Ismail Khan e Tank, nel sud della provincia.

In tutto il Pakistan l’UNHCR ha dato assistenza a 1 milione e 400mila persone colpite dalle alluvioni, fornendo tende e altri ripari, articoli per la casa e beni di prima necessità. Tuttavia la situazione umanitaria resta grave e l’appello dell’agenzia per 120 milioni di dollari è stato coperto solo per il 63%. Vista la necessità di tenere aperti i campi per un periodo maggiore, sarà presto necessario correggere nuovamente la cifra necessaria.
 
Fonte:UNHCR

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