mercoledì 27 ottobre 2010

Marketing della pazzia: somministrare psicofarmaci un grande affare.

Questa è la storia dell'associazione fortemente lucrativa tra psichiatria e industria farmaceutica che ha visto nascere un centro di profitto basato su psicofarmaci, da 80 milioni di dollari.

Ma le apparenze ingannano.

Quanto valide sono le diagnosi degli psichiatri e quanto sicuri sono i loro psicofarmaci?

Scavando a fondo sotto la maschera aziendale, questo documentario, suddiviso in tre parti, denuncia la verità dietro i falsi schemi di marketing che nascondono una campagna di vendite pericolosa e spesso mortale.

Dalle ricerche del Citizens Commission on Human Rights International sono stati compilati due documentari:

"Psichiatria, un industria di morte" contenente filmati storici ed interviste ad oltre 160 persone tra medici, avvocati, pedagogisti e testimonianze di persone che hanno subito abusi psichiatrici o hanno perso dei familiari per "trattamenti" psichiatrici; il documentario è ricco di documentazioni inedite sulle atrocità commesse nell'ambito della psichiatria istituzionale, dagli albori ai giorni nostri, mettendo così in luce "orrori ed errori" della pratica psichiatrica, ponendoli a confronto con la tutela ed il rispetto dei diritti e della dignità dell'essere umano. Questo documentario viene mostrato gratuitamente nella mostra itinerante "Psichiatria, un viaggio senza ritorno".

Il nuovo documentario "La vena d'oro", la storia di farmaci che rappresentano un grosso affare e che alimentano un'industria psichiatrica da 330 miliardi di dollari, senza una sola cura. Il costo in termini di vite umane è persino più grande: questi farmaci uccidono circa 42.000 persone ogni anno. Il numero dei decessi è in continuo aumento. Con più di 175 interviste ad avvocati, esperti della salute mentale, familiari delle vittime e gli stessi sopravvissuti, questo documentario smaschera la somministrazione di psicofarmaci e rivela una brutale ma ben fortificata macchina fabbrica soldi.

 
Fonte: http://www.ccdu.org/

Nessun commento:

Posta un commento