Da giorni vagava spaventato e sanguinante tra i boschi di Maissana e quelli di Né, tra Genova e La Spezia. Gli agenti della Forestale l'hanno recuperato impartendogli anche le prime cure.
Un cavallo selvaggio, che correva sofferente da diversi giorni nei boschi dopo essere rimasto ferito da un laccio d'acciaio utilizzato per attività di bracconaggio, è stato bloccato e recuperato dagli agenti della Forestale.
L'animale, pur gravemente ferito e sanguinante, si spostava in continuazione tra i boschi dei comuni di Maissana (La Spezia) e di Né (Genova), con una impetuosità e una velocità tali da far rapidamente perdere le tracce dopo ogni avvistamento.
Finchè l'esemplare, una femmina di circa 4 anni, non è stato localizzato e individuato in località Monte Porcile, proprio al confine tra i suddetti comuni, dalla pattuglia del Comando Stazione Forestale di Varese Ligure (La Spezia), in perlustrazione sul territorio durante le consuete attività antibracconaggio della stagione.
I Forestali, constatata la difficoltà del recupero, hanno così chiamato in soccorso personale veterinario e dell'Associazione provinciale allevatori della Spezia, oltre ai colleghi del Comando Stazione Forestale di Lavagna (GE). Il cavallo infatti respingeva ogni tentativo di avvicinamento e solo dopo tre ore e due dosi di sedativo iniettate a distanza direttamente con un apposito fucile, è stato possibile impartirgli le prime cure.
Dopo un'ulteriore sedazione si è potuto asportare il laccio d'acciaio dalla zampa ormai scarnificata e medicare la ferita, iniettare sia antibiotici che antidolorifici e procedere alle analisi del sangue. Il cavallo, in costante miglioramento delle proprie condizioni di salute, è stato trasportato presso un maneggio dove trascorrerà il periodo di convalescenza.
Sono in corso indagini da parte del Corpo forestale dello Stato per tentare di risalire ai bracconieri responsabili di tale episodio.
Fonte: Corpo Forstale dello Stato
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