Prima della sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del settembre 2010 era considerato come c.d. diritto vivente la possibilità per chi si opponeva a decreto ingiuntivo emesso in favore delle banche, costituirsi entro 10 giorni dalla notifica dell’opposizione.
Le cancellerie, infatti, addirittura non accettavano la possibilità da parte degli opponenti di costituirsi con velina se non al nono o decimo giorno.
A seguito della sentenza delle Sezioni Unite, ora tutti coloro (centinaia di migliaia) che hanno proposto opposizione alle pretese monitorie delle banche, si potrebbero vedere dichiarare l’improcedibilità dell’opposizione anche se proposta anche molto prima della sentenza della Suprema Corte.
Federconsumatori ed Adusbef ritengono che ciò costituisce una grave lesione degli utenti bancari. Invitiamo, quindi, i Giudici a voler applicare quanto ha indicato nella sentenza dell’08/10/2010 il Tribunale di Varese che ha ritenuto che: in caso di c.d. overruling – e cioè allorché si assista ad un mutamento, ad opera della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, di un’interpretazione consolidata a proposito delle norme regolatrici del processo – la parte che si è conformata alla precedente giurisprudenza della Suprema Corte, successivamente travolta dall’overruling, ha tenuto un comportamento non imputabile a sua colpa e perciò è da escludere la rilevanza preclusiva dell’errore in cui essa è incorsa.
Ciò vuol dire che, per non incorrere in violazione delle norme costituzionali, internazionali e comunitarie che garantiscono il diritto ad un Giusto Processo, il giudice di merito deve escludere la retroattività del principio di nuovo conio.
Federconsumatori ed Adusbef, nel caso si dovesse assistere, invece, a un’applicazione indiscriminata e non soltanto per il futuro da parte dei Tribunali di quanto stabilito dalle Sezioni Unite, si mobiliteranno con azioni legali – ivi compresa l’eccezione di incostituzionalità e il ricorso ai diritti dell’uomo e alla Corte di Giustizia europea – per la tutela degli utenti bancari che sono altresì utenti della Giustizia e devono poter contare su regole certe.
Fonte: Federconsumatori
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