giovedì 14 ottobre 2010

Ottobre, mese della vista

La Commissione Difesa Vista ricorda che è importante fare controlli mirati durante tutto l´anno. Il mese della vista può essere per molti italiani l´opportunità per cominciare ad adeguarsi a una sana abitudine.

La giornata mondiale della Vista, promossa dall´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e celebrata il secondo giovedì del mese di ottobre (quest´anno il 14 ottobre 2010), deve essere un´occasione speciale per portare l´attenzione sulle problematiche legate a questo bene così prezioso. L´ormai tradizionale appuntamento autunnale permetterà di sottoporsi a visite gratuite e raccogliere informazioni utili in termini di prevenzione non solo il 14, ma nell´arco di tutto il mese.


Secondo una recente ricerca della Commissione, il 66% degli italiani ha difetti visivi, il 53% porta occhiali correttivi mentre il 17% non corregge il difetto (1 persona su 4). Inoltre un italiano su 5 non si è mai sottoposto a un controllo oculistico. Più del 60% non fa un esame da oltre tre anni. La situazione è piuttosto allarmante e non migliora, se si guarda ai dettagli.

I bambini sono i primi a necessitare di attenzione, perché il loro disagio visivo spesso rimane inespresso o, peggio ancora, trascurato. In Italia il 40% degli alunni presenta un difetto visivo, ma non utilizza gli occhiali, il 51,4% dei genitori non è "attivo" nei confronti della prevenzione oculare e 7 genitori su 10 ritengono le visite oculiste "non necessarie". È dunque opportuno sottoporre i bambini, fin dall´infanzia, a controlli mirati e prestare particolare attenzione ai loro comportamenti: se un problema c´è, va individuato in tempo. "Così si evitano eventuali difficoltà d´apprendimento e la loro interferenza con i risultati scolastici", conferma il dottor Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista e responsabile del servizio di Oftalmologia generale presso l´Unità Operativa di Oftalmologia e Scienze della Visione dell´Ospedale San Raffaele di Milano. "L´apprendimento è facilitato se entrambi gli occhi funzionano al meglio. In particolare il complesso processo chiamato "lettura", non può prescindere da una visione integra ed efficiente".

In età prescolare e nelle scuole primarie, è importante la valutazione della capacità di apprendimento dei bambini all´inizio del loro lungo percorso scolastico. "Una legge approvata mercoledì 29 settembre - dopo un lungo iter legislativo - mette in risalto quali sono i disturbi specifici di apprendimento quali la dislessia, disgrafia e discalculia", spiega Loperfido. "Questi problemi riguardano circa il 5% dei bambini in età scolare. Il bambino dislessico, che ha molto spesso un´intelligenza superiore alla norma, presenta un disagio perché non legge in maniera automatica per cui si stanca molto rapidamente, commette degli errori e di conseguenza rimane indietro andando in disincronia con la spiegazione effettuata in classe". Da ciò si deduce che una visita oculista, nelle prime fasi della vita scolare, è necessaria già per escludere difetti visivi che a priori possono complicare la vista scolastica. Tra i vari problemi che possono emergere c´è anche l´ambliopia, molto diffusa tra i bambini - più comunemente conosciuta come "occhio pigro": è curabile solo se viene diagnosticata nei primissimi anni di età. La Commissione Difesa Vista è molto sensibile su questo tema e, in questi mesi, ha avviato contatti con referenti del Ministero della Salute per portare l´attenzione su questa problematica e promuovere una campagna di sensibilizzazione.

Oltre ai bambini in età prescolare e scolare, altra categoria la cui vista è sottoposta a stress non indifferenti è quella dei video terminalisti: ben i 2/3 soffrono di disturbi visivi spesso trascurati come affaticamento, visione offuscata e mal di testa, mentre in generale il 25% di coloro che lavorano al pc presentano anche problemi muscolo-scheletrici. Postura giusta, luci, schermo, tipo di seduta; se le regolazioni di queste variabili fondamentali non vengono effettuate in modo corretto è possibile che insorgano disturbi. "Si tratta di difetti visivi latenti o manifesti, in alcuni casi corretti, in altri mal corretti, che si possono manifestare immediatamente o dopo molte ore di lavoro", continua Loperfido. "La legge 626 impone una visita oculistica il cui referto viene valutato dal medico competente, ovvero il medico del lavoro, che darà l´idoneità in base anche ad altre valutazioni eseguite", specifica il consulente della Commissione Difesa Vista. Anche in questo caso i controlli periodici sono fondamentali; a questi potrà essere affiancato l´utilizzo, se necessario, di occhiali da lettura e da riposo. Sicuramente bisogna programmare regolari pause dallo schermo quando la vista risulta affaticata e controllo delle condizioni micro-ambientali nei luoghi di lavoro.

Secondo i dati dell´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) circa l´85% della cecità nel mondo è evitabile: i non vedenti sono oltre 45 milioni (tra cui il 58% del totale sono donne). Anche la disabilità visiva colpisce in maggior misura il sesso femminile. Dopo i 50 anni, si tende ad allontanare il libro o il giornale perché da vicino i caratteri si confondono. Il verdetto è ineluttabile: presbiopia, la difficoltà a leggere da vicino. "In realtà può anche presentarsi prima dei 50, intorno ai 42- 44 anni di età, in questo caso si definisce prematura. Crepuscolare o notturna è quella invece che si presenta soprattutto in assenza di luce naturale", spiega il Dottor Francesco Loperfido. I due sessi reagiscono in maniera differente al problema: gli uomini tendono a rimandare, mentre le donne, che dovrebbero essere più colpite da questo cambiamento nella loro vita, aggirano il problema scegliendo montature molto ricercate e alla moda.

"In generale, le mamme in attesa che indossano gli occhiali per correggere una miopia non devono preoccuparsi", spiega Loperfido. "Parto naturale e l´allattamento di per sé non causano un peggioramento della vista. E´ però importante sottoporsi a un accurato controllo dall´oculista, per verificare che non ci siano problemi o lesioni legate alla retina. Un´eventuale sofferenza della retina, già presente, può peggiorare e aggravarsi". Visite regolari sono l´unica regola per stare tranquille ed escludere qualsiasi complicazione.

In ogni caso la vera prevenzione è quella di un controllo costante, non solo il 14 ottobre: ormai da qualche anno, l´intero mese è stato scelto come mese della vista. L´occasione può diventare un buon punto di partenza per abituarsi a visite oculistiche regolari. Perché uno stile di vita sano passa anche attraverso i nostri occhi.

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