giovedì 7 aprile 2011

INTEGRATORI ALIMENTARI? NO GRAZIE. INUTILI E COSTOSI, MEGLIO FRUTTA E VERDURA

Tre prodotti su quattordici integratori al mirtillo nero portati in laboratorio non contengono il frutto dichiarato.

Non solo: in generale la presenza di antiossidanti è più bassa rispetto a quella indicata in etichetta.

La legislazione sugli integratori è blanda, nessuno verfica il rispetto dei vincoli per la veridicità delle affermazioni contenute in etichetta.

Un´opacità nelle informazioni che marca tutto il settore degli integratori, un mercato in espansione esponenziale che si appoggia su falsi miti e l´aura di attendibilità medica, fornita dall´essere distribuiti soprattutto attraverso il canale delle farmacie, dove nel 2010 sono state vendute 100 milioni di confezioni per un valore di 1.418 milioni di euro.

Altroconsumo presenta i risultati sul test comparativo degli integratori al mirtillo ricordando ai consumatori che solo una dieta equilibrata dove siano presenti almeno cinque porzioni di frutta o verdura al giorno è garanzia di benessere.

Nonostante diversi studi affermino il contrario, non esiste evidenza scientifica, lo sottolinea anche l´Istituto nazionale della nutrizione, che assumere vitamine, minerali, antiossidanti attraverso integratori abbia gli stessi effeti benefici sull´organismo che produce l´assunzione regolare di frutta e verdura. Al contrario, chi consuma integratori può pensare erroneamente di non dover variare la propria dieta, assumendo già le sostanze attraverso pillole, soluzioni idroalcoliche o quant´altro.

Soprattutto quando questi non contengono le sostanze promesse, risultando inutili, oltre che costosi.

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