venerdì 15 ottobre 2010

CODICI presenta “le mani della criminalità sul territorio di Latina”: usura e povertà delle famiglie due facce della stessa medaglia

Attivo a Priverno lo sportello per tutelare le vittime d’usura. Un progetto realizzato con la collaborazione del Comune di Priverno e CODICI ed il contributo della Regione Lazio.

Si è tenuta a Latina la conferenza stampa di presentazione del documento “Le mani della criminalità sul territorio di Latina”, un aggiornamento del precedente lavoro firmato CODICI

Le mani della criminalità sulla città di Aprilia”. Contestualmente saranno presentatati la neo delegazione territoriale e il segretario di delegazione Raffaele Gallo a cui i cittadini possono rivolgersi per segnalare problemi inerenti il consumerismo, ma anche situazioni problematiche conseguenti al sovra indebitamento e all’usura.

Intervengono: l’Assessore Angelo Miccinilli delega Rapporti Istituzionali del Comune di Priverno, con cui il CODICI gestisce, da circa sei mesi, uno sportello di tutela del cittadino vittima dell’usura e del sovra indebitamento. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio; il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli, il Responsabile Rapporti Istituzionali del CODICI, Luigi Gabriele ed il Segretario della nuova delegazione CODICI Latina, Raffaele Gallo.

Il primo elemento che dovrebbe destare l’attenzione delle Istituzioni è relativo alla forte povertà in cui vivono i cittadini del Lazio ed in particolare di chi risiede sul territorio di Latina.

Incentrando la nostra attenzione proprio su questa provincia, le famiglie pontine evidenziano un imponente debito pari a 243 milioni di euro. I picchi più gravi si registrano a Terracina con 890 euro pro capite, Latina 617 euro, mentre Gaeta è la città meno indebitata, con 166 euro a testa. Latina e provincia registrano, inoltre, un aumento dei mancati pagamenti pari al 33,8 %.

Riportando i dati Istat, risulta, inoltre che in provincia vi siano oltre 71.000 persone, su una popolazione di 540 mila abitanti, che vivono in famiglie con un reddito al di sotto della soglia di povertà.

La Provincia di Latina ha, da parte sua, fornito i seguenti dati : 1253 famiglie, con figli al di sotto dei tre anni e reddito inferiore ai 6253 euro, 2565 persone con più di 65 anni e reddito inferiore ai 6235 euro. Il comune maggiormente disagiato è Cori .

In questa indigenza attecchisce e prolifica la criminalità organizzata.
A Latina opera una criminalità organizzata locale di elevata pericolosità e capacità, che si è a volte manifestata in scontri violenti e che è dedita all'usura, alle rapine, alle estorsioni ed al traffico di armi e stupefacenti.

Non è un caso, poi, che dagli anni '90 ad oggi il sud pontino ha visto crescere la propria conomia velocemente e in maniera rocambolesca, nonostante la teorica fase di depressione.

Le principali città pontine in cui è stata riscontrata la presenza della mafia sono i comuni di Minturno, Formia, Gaeta, Cisterna di Latina, Terracina, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Fondi e Aprilia.

Gli ultimi accadimenti hanno confermato il forte ruolo della criminalità sul controllo del territorio pontino. Da Fondi, epicentro degli interessi criminali, secondo le recenti dichiarazioni Colonnello della Dia, Paolo La Forgia, passando per Aprilia, una realtà quasi dimenticata da Dio in cui risultano attive le famiglie Montenero e Tassone, dedite in particolare al traffico di stupefacenti, i Casamonica, i Tomasello, la famiglia Olzai, per giungere a Latina terra in cui è viva la guerra tra Ciarelli e Casalesi per il controllo del territorio.

Purtroppo la Legge non tutela a sufficienza le vittime d’usura. Secondo la legge 108/96 al "Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura" istituito presso l'ufficio del Commissario straordinario del Governo, per il coordinamento iniziative anti-racket possono accedervi solo soggetti economici. E’ evidente che il cittadino comune, vittima dell’usuraio, sia discriminato dalla legge.

Inoltre, con un nuovo provvedimento di modifica alle tabelle per la rilevazione di tassi medi usurai, Bankitalia ha allargato, per le banche, gli spazi di manovra, facendo nascere in capo un conflitto di interessi e nessuna garanzia di terzietà.

Questo provvedimento va a sommarsi ad altre criticità insite nel sistema dell’antiusura e di fronte a questa situazione, CODICI registra vari punti di debolezza da parte dello Stato. Le istituzioni, oltre a legiferare devono vigilare sull’attuazione delle loro disposizioni. Una sana politica del credito appare essere un punto strategico della lotta all’usura, anche se certamente non l’unico.

In questo contesto drammatico, in cui il sovra indebitamento delle famiglie si intreccia in un vincolo quasi indissolubile con la criminalità territoriale, è attivo lo Sportello contro l’usura gestito dal Comune di Priverno e da CODICI.

Gli operatori specializzati forniscono alle vittime del“pizzo”, agli usurati, ai sovra indebitati, a chi di loro non ha ancora denunciato, chiarimenti e supporto, in molti casi di tipo psicologico.

Lo Sportello di Priverno è in San Nicola ed è aperto il lunedì (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), il mercoledì (dalle ore 9 alle 12) e il giovedì (dalle ore 15 alle 18). Per maggiori informazioni è possibile contattare l'ufficio al numero telefonico 0773912504 oppure scrivendo una e-mail
codici.priverno@codici.org.

La nuova delegazione di CODICI Latina, con sede in Corso della Repubblica 154 avente indirizzo e-mail delegazione.latina@codici.org, farà da spalla allo sportello.

Fonte: CODICI

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