A smentire chi vede il nostro Paese già fuori dalla crisi giungono oggi anche i dati di Confcommercio sull’andamento dei consumi.
Meno 0,7% annuo, dato, a nostro giudizio, ancora sottostimato, visto il preoccupante andamento di tutti parametri economici.
Non solo, infatti, continuano a scendere i consumi, ma continua ad avanzare la cassa integrazione (che nel 2010 potrebbe raggiungere il miliardo di ore) e rimane a livelli preoccupanti il tasso di disoccupazione. Alla luce di tali dati e dell’aumento di prezzi e tariffe, stimato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, per il 2010, in una stangata di 1.118 Euro a famiglia, il potere di acquisto si riduce di giorno in giorno (dal 2007 ad oggi è sceso di ben il 9,6%).
Di questo passo, le prospettive per il PIL italiano a fine anno, si fanno sempre più vicine allo zero.
“Come sosteniamo da tempo, e non ci stancheremo di affermare, così non si può più andare avanti.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Le parole d’ordine per avviare una reale ripresa devono essere:
- sostegno alla domanda di mercato, attraverso una detassazione di almeno 1.200 Euro annui alle famiglie a reddito fisso;
- blocco di prezzi e tariffe;
- rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico, senza i quali il Paese rischia di rimanere sempre più indietro sul piano della competitività internazionale.
Fonte: Federconsumatori
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