martedì 12 ottobre 2010

LE BANCHE BRITANNICHE E LA CORRUZIONE IN NIGERIA

Un nuovo rapporto dell’organizzazione Global Witness mette duramente sotto accusa alcune delle principali banche britanniche e internazionali, che fra il 1999 e il 2005 avrebbero ricevuto milioni di sterline da parte di politici corrotti nigeriani. Tra gli istituti di credito menzionati in “International Thief Thief”, la Barclays, la Natwest, la Royal Bank of Scotland, HSBC e UBS, che avrebbero così incentivato operazioni di natura illecita in un contesto di estrema povertà come quello nigeriano.

Colpisce poi come quasi tutte queste banche avessero aiutato il regime dell’ex dittatore Soni Abacha versando fino al 2001 nelle sue casse assegni per circa un miliardo di sterline, una circostanza ufficialmente dimostrata dalla Financial Services Authority (FSA) britannica. Dopo i provvedimenti presi in proposito dalla FSA, si pensava che gli istituti di credito avessero rivisto la loro condotta, cosa che evidentemente non è successa.

La documentazione prodotta da Global Witness si basa sugli atti processuali di una causa intrapresa dal governo nigeriano per ottenere la restituzioni di fondi depositati nel Regno Unito dai due ex governatori corrotti degli Stati di Bayelsa e Plateau. Val la pena rammentare che la Royal Bank of Scotland è stata una delle più colpite dalla crisi, tanto che attualmente l’84 per cento delle sue quote è in mano allo Stato.

Global Witness esprime tutta la sua preoccupazione sul fatto che la FSA per il momento non abbia compiuto nessun passo formale, come invece fatto in passato.

Fonte: CRBM

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