sabato 23 ottobre 2010

Roma Capitale del degrado, periferie abbandonate e invase dai rifiuti.


Il monumento ai caduti nel
Parco XVII Aprile 1944

Sono trascorsi due anni da quando nella capitale si è insediato il centrodestra ma nulla è cambiato, anche se l’attuale amministrazione durante la campagna elettorale ha lanciato proclami e promesse, investimenti faraonici come portare la formula 1 a Roma, o abbattere il quartiere di Tor Bella Monaca, investire sulla sicurezza che i cittadini continuano a recepire come insicurezza visto che le forze dell’ordine c’è ne sono sempre meno sulle strade causa tagli della finanziaria. Perdonatemi la svista: la sicurezza nella città eterna è stata affidata alle telecamere una sorta di grande fratello con tanti punti bui, peccato però che le telecamere non possono intervenire! Ai romani di tutte queste promesse e proclami interessa molto poco, vorrebbero interventi elementari come sistemare i marciapiedi, pulire i giardini e sistemare la panchine.


Nelle “periferie di Roma capitale”, in quei piccoli spazi verdi che la speculazione edilizia ha salvato, troviamo panchine rotte, rifiuti di ogni genere, strade e marciapiedi piene di buche e sconnesse.

Mi limito a raccontare lo stato di degrado che vivono gli abitanti del VI e X municipio. In particolare nella zona della stazione della Linea A della Metropolitana di Roma, Porta Furba Quadraro, che si trova su via Tuscolana, nei pressi di Piazza dei Tribuni e di via del Monte del Grano.

I marciapiedi delle vie limitrofe di questa Piazza sono piene di rifiuti. Ogni tanto un operatore ecologico si aggira stancamente con un scatola di cartone che usa come contenitore, una scopa e una pala per raccogliere tutto ciò che spazza e poi riversa in questo contenitore, infila la pala sotto il cartone e trascina questo trofeo fin davanti al bar dove si riposa, prende un caffé, scambia due parole con amici o conoscenti e poi sempre stancamente riprende il suo “lavoro”. Non ci scandalizza la stanchezza con cui l’operatore ecologico lavora, ci scandalizza più che queste persone hanno contratti trimestrali, sotto pagati e, cosa più grave, nessuno mette in condizione l’operatore ecologico di svolgere al meglio il suo lavoro.

Questo quartiere, completamente abbandonato, ha un piccolo parco che è stato intitolato alle oltre 900 persone che il 17 aprile 1944 l'esercito tedesco rastrellò per rappresaglia e furono deportati in Germania. Alla fine del conflitto solo la metà di questi fece ritorno a casa.

All'interno del Parco XVII Aprile 1944 è sito il mausoleo di Alessandro Severo. È il terzo mausoleo, in ordine di grandezza a Roma. Attualmente si presenta come una collinetta di circa dodici metri di altezza un po’ nascosta dai palazzi costruiti accanto negli anni '70.

Si accede all'interno attraverso un corridoio lungo circa ventuno metri che si apre su una sala circolare di dieci metri di diametro, un tempo divisa in due piani.

In questo piccolo giardino, unico polmone verde di questo quartiere molto popoloso, si riversano tante persone. Nelle belle giornate anziani, ragazzi, bambini entrano in questo “letamaio” per riposare, parlare o semplicemente leggere il giornale. Il vociare dei bambini festosi che appena varcano il cancello liberano tutta la loro vivacità, si scontra con il degrado in cui versa il piccolo parco a loro dedicato e, mentre i festanti bambini giocano, i genitori devono essere attenti affinché non si facciano male con lo scivolo, le altalene o i dondoli a molla che sono sporchi e la manutenzione non è stata mai eseguita. A questo degrado bisogna aggiungere la spazzatura che nel parco fa da padrona. Questo piccolo parco giochi è delimitato da una rete metallica con due cancelli le cui le maniglie per chiuderli rotte da oltre un anno.

Uscendo dal recinto dei giochi, troviamo le panchine rotte o divelte, piccoli giardini con l’erba alta pieni di rifiuti, buste, cartacce, bottiglie vuote, lattine vuote, escrementi di cani nonostante poco più avanti è sito anche un luogo dove liberare i cani ma i proprietari sono ostili a liberare gli animali nel recinto, meglio lasciarli fuori e senza guinzaglio e museruola tanto nessuno controlla!.

Questo è il degrado in cui versa la periferia di Roma Capitale, le foto che ho scattato all’interno del parco e nelle vie limitrofe di Piazza dei Tribuni spiegano meglio di tante parole di come sono costretti a vivere i romani di serie della “periferia”.




Ingresso Parco




 

 
Discarica Rifiuti


 
Rifiuti




Giochi
 
Panchine Parco Giochi


Ingresso Mausoleo


Panchine rotte


Parco dove giocano i bambini

Prossimità ingresso Mausoleo


Raccolta differenziata Porta a Porta




Questi sono i risultai delle promesse e dei proclami delle campagne elettorali della casta che di professione prendono per i fondelli gli italiani.

I risultati non cambiano sia che le promesse  vengano dal centro destra o centro sinistra.

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