venerdì 8 ottobre 2010

PRIMI SEGNALI DI RIPRESA NEL KYRGYZSTAN MERIDIONALE

Dopo quattro mesi dall’esplosione della violenza nel Kyrgyzstan meridionale, lo staff dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) riferisce che vi sono buoni progressi nelle azioni di supporto volte ad aiutare gli sfollati e i rimpatriati.

Gli eventi dello scorso giugno nelle città meridionali di Osh e Jalalabad e nelle aree limitrofe hanno colpito circa mezzo milione di persone. Quasi 2mila case sono state danneggiate e oltre 1.700 completamente distrutte. Gli sfollati sono stai circa 400mila, inclusi 75mila rimpatriati, molti dei quali hanno perso i loro documenti, cosa che ha creato loro ulteriori difficoltà nella ripresa di una vita normale.

Dopo le violenze di giugno, all’UNHCR era stato affidato il compito di coordinare la risposta umanitaria internazionale per quanto riguardava i settori della protezione e degli alloggi. Il lavoro dell’agenzia comprendeva la costruzione di rifugi temporanei, il ripristino dei documenti personale, la protezione e la mobilitazione delle comunità per dare agli sfollati un riparo entro l’inverno, come anche l’accesso garantito ai servizi primari. I team dell’UNHCR hanno anche contribuito a mettere in sicurezza gli edifici e a prevenire nuovi movimenti forzati di popolazione.

Insieme ai partner ACTED, il Consiglio Danese per i Rifugiati e Save The Children, l’UNHCR sta costruendo 1.335 ripari d’emergenza temporanei, mentre l’ICRC ne sta costruendo altri 370. Finora sono state realizzate 1.340 fondamenta e 841 ripari hanno già le mura complete o sono già coperti dal tetto. Si pensa che durante la prossima settimana oltre cento famiglie si trasferiranno nelle case costruite con l’assistenza dell’UNHCR. I quartieri maggiormente colpiti di Osh e Jalalabad sembrano rinascere con gli abitanti che costruiscono i ripari temporanei sulle fondamenta delle loro case distrutte.

Anche prima dell’arrivo dell’inverno, l’UNHCR distribuirà abiti e scarpe oltre a materassi, coperte, stufe, set da cucina e altri aiuti a migliaia di sfollati, alle famiglie che li ospitano e a chi ne ha necessità a Osh e Jalalabad.

Per accelerare la riconsegna dei documenti personali perduti o danneggiati, l’UNHCR ha sostenuto la creazione di squadre mobili di registrazione per poter raggiungere le persone nei quartieri maggiormente colpiti di Osh e Jalalabad. Allo stesso tempo l’agenzia sostiene gli studi legali itineranti delle ONG che forniscono assistenza legale gratuita sulle questioni legate alla proprietà e ai terreni. Nel corso degli ultimi tre mesi, circa 11.500 persone nelle regioni di Osh e Jalalabad hanno potuto beneficiare di queste attività.

Con le elezioni politiche di questo weekend in Kyrgyzstan, l’UNHCR spera che la situazione si stabilizzi e che si continui a garantire alle persone che ne hanno bisogno assistenza umanitaria e la messa in sicurezza degli edifici.

Fonte: UNHCR

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