giovedì 7 ottobre 2010

Usura: carabinieri sequestrano beni per 2 milioni e mezzo di euro agli usurai dell'indagine new deal

Il Tribunale di Roma, accogliendo la proposta formulata dal Procuratore della Repubblica di Velletri, sulla base di articolate indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, ha disposto la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato dei beni a carico di due principali esponenti dell'associazione per delinquere finalizzata all'usura, estorsione e traffico di droga sgominata lo scorso gennaio nell'ambito dell'indagine denominata New Deal - e di una donna, loro collaboratrice risultata prestanome di un'ulteriore loro proprietà immobiliare.

Con il provvedimento in questione è stato sequestrato l'intero patrimonio dei coniugi: un lussuoso villino bifamiliare, un terreno, 9 autovetture, un motociclo, 2 lussuosi camper, due conti correnti e tutte le quote societarie della MAC Srl, che era la società utilizzata per dare una apparenza lecita ai profitti dell'associazione per delinquere.

Le indagini, partendo dal presupposto delle pressoché nulle entrate dichiarate negli anni dagli indagati, hanno messo in luce l'evidente sproporzione tra il patrimonio posseduto e quanto guadagnato in modo lecito, dimostrando così che i beni in questione sono certamente frutto delle attività illecite già dimostrate a suo tempo. Gli accertamenti hanno avuto il risultato di dimostrare inoltre che i due principali indagati avevano intestato parte del loro patrimonio a terzi, pur rimanendone gli effettivi proprietari: particolare certamente inquietante e significativo della capacità organizzativa che i soggetti avevano nell'amministrare i proventi dei loro traffici illeciti.

Con il suo decreto il Tribunale, avvalendosi di strumenti legislativi particolarmente complessi ed efficaci, ha quindi interessato anche un appartamento sito in Lariano - attualmente intestato alla moglie di uno dei due - ed un grosso fuoristrada, intestato fittiziamente ad un terzo soggetto.

Un patrimonio valutabile in totale in circa 2 milioni e mezzo di euro.

Fonte: Arma dei Carabinieri

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