Eni
con Iperself, Esso con SelfPiù e Q8 con Q8Easy (ma non solo), hanno dato vita
nel fine settimana ad una vera e propria guerra di sconti sugli impianti
self-service. E QE ha deciso di seguire da vicino questo inedito confronto
affiancando per oggi al servizio tradizionale un monitoraggio della rete
carburanti interessata: oltre, come di consueto, i prezzi praticati dalle
compagnie petrolifere e dalle no-logo, anche quelli della Gdo (Auchan,
Carrefour e Conad).
All'annuncio
di giovedì scorso da parte di Eni (benzina e diesel rispettivamente a 1,600 e
1,500 euro/litro su circa 3.000 p.v. da sabato alle 13.00 alla mezzanotte della
domenica, per uno sconto di circa 20 cent/litro rispetto al servito), finora
hanno risposto solo Q8 (“sconto persino superiore per entità e durata”) ed Esso
(almeno -21 cent euro/litro rispetto al prezzo provinciale consigliato servito,
da sabato alle 13.00 fino all'apertura di stamani).
Secondo
il monitoraggio di QE, l'iniziativa è partita in maniera diffusa ed efficace
sui punti vendita Q8, sia a marchio Q8Easy sia su alcuni impianti tradizionali,
e fin dal primo mattino di sabato, battendo sul tempo Eni e con prezzi più
bassi del market leader a 1,495 e 1,595 euro/litro per benzina e diesel sulla
linea Easy e 1,500 e 1,600 su quella tradizionale.
Subito
code agli impianti Q8 (interessati qualche centinaio). Anche Esso si è mossa di
buona lena: prezzi minimi benzina a 1,595 euro/litro e 1,495 per il diesel
(anche in questo caso alcune centinaia di impianti). All'ora di pranzo di sabato,
alla chiusura degli impianti tradizionali, Eni si è presentata come promesso
con tutta la sua potenza di fuoco e prezzi chiari e tondi 1,500 e 1,600. Code
su tutto il territorio fino alla domenica sera e presenza diffusa (almeno un
migliaio di impianti).
Un
primo aspetto interessante è che questa azione ha generato nel territorio
reazioni da parte dei competitor più tradizionalmente aggressivi. Le no-logo
hanno praticato da subito prezzi simili (1,499 e 1,599 euro/litro) in ogni caso
molto competitivi ed anche la Gdo in alcuni casi si è difesa senza esitazione.
Il risultato a tutto vantaggio dei consumatori, che hanno fatto il pieno a
prezzi ridotti e non solo da Eni, Esso e Q8. Ovviamente è solo l'inizio: la
prossima settimana anche gli altri saranno costretti a promuovere iniziative a
difesa delle rispettive quote di mercato.
In
questo scenario inevitabile congelamento dei prezzi raccomandati e sostanziale
tranquillità anche per quelli praticati sul territorio in modalità servito, con
eccezione delle no-logo che in molti casi utilizzano solo questa modalità e
hanno applicato prezzi concorrenziali verso le iniziative self. I prezzi medi
nazionali sul servito intanto restano a 1,821 euro/litro per la benzina, 1,708
per il diesel e 0,811 per il Gpl. Punte massime per la benzina sotto a 1,900
euro/litro (1,898), diesel a 1,746 e Gpl 0,840. Questo quanto emerge dal
monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che
rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.
Più nel
dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in
modalità servito) va dall'1,812 euro/litro di Eni all'1,821 di Tamoil (no-logo
in discesa fino a 1,694). Per il diesel si passa dall'1,702 euro/litro di Eni e
Q8 all'1,708 sempre di Tamoil (no-logo giù a 1,563). Il Gpl infine è tra 0,781
euro/litro di Eni e 0,811 di Tamoil (no-logo a 0,770). In modalità self service
prezzi medi nazionali 1,755 euro/litro per la benzina e 1,662 per il diesel,
con punte minime rispettivamente di 1,593 e 1,495 e massime di 1,835 e 1,705.
Fonte: http://www.cinquegiorni.it/
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