La Germania fa il record di produzione di energia solare.
Ben 22 gigawatt di energia elettrica,
l’equivalente di quanto potrebbero produrre 20 centrali nucleari. La potenza
introdotta sulla rete nazionale tra venerdì 25 e sabato 26 maggio ha permesso
alla Germania di registrare un record
assoluto, mai sinora verificatosi ai quattro angoli del
pianeta.
Nei due giorni in questione, gli impianti fotovoltaici hanno
permesso di coprire rispettivamente il 30% e il 50% del
fabbisogno energetico teutonico. Ciò vuol dire che sabato 26
maggio, un tedesco su due si è approvvigionato con energia ” a
impatto zero“.
Un risultato
sensazionale, per un paese che conta oltre 80 milioni di abitanti. Un risultato che impone una serie di
riflessioni: anzitutto, ripaga l’impegno preso dal governo di Berlino dopo il
disastro di Fukushima.
La Germania ha mantenuto la parola, disattivando progressivamente le
centrali atomiche presenti
sul territorio, nel contempo indirizzando gli investimenti verso le fonti
rinnovabili. Un impegno che oggi restituisce frutti tangibili: lo Stato oggi riesce
a garantire il 20% di energia elettrica grazie a sorgenti
pulite.
Ma siamo solo agli inizi. La cancelliera Angela Merkel ha
annunciato nei giorn scorsi un nuovo piano decennale da 30 miliardi di euro, da investire per l’implementazione di
soluzioni energetiche alternative, che permettano di chudere anche gli impianti
elettrici a carbone e gas ancora funzionanti nei Land. Se tutto andrà come
previsto, entro il 2020 la Germania avrà ridotto del 40% le emissioni di gas serra.
Caro sistema Italia, c’è da prendere esempio. E tradurre buone
intenzioni, industriali e legislative, in progetti concreti.
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