Purtroppo
saranno ben più del 14% (stimato da Unioncamere) gli italiani che rimarranno a
casa rinunciando alle vacanze estive.
Secondo
quanto emerge dalle indagini dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale
Federconsumatori appena il 34% degli italiani partirà per le vacanze, vale a
dire 1 italiano su 3.
Si
accentua sempre di più, infatti, l’andamento negativo registrato dal 2008. Ad
aggravare la situazione contribuiscono anche le disdette che iniziano a
giungere da parte di chi aveva prenotato sulla riviera romagnola.
Se
nel 2008 erano 29,4 milioni gli italiani che andavano in vacanza (pari al 49%
della popolazione), quest’anno saranno appena 20,4 milioni.
Una
contrazione che ha raggiunto ormai il “tetto minimo” e che, pertanto,
difficilmente subirà nuove discese verticali.
Anche
perché, nonostante la crisi, la vacanza rappresenta per gli italiani un
elemento molto importante. Pur di non dovervi rinunciare, quindi, le famiglie
escogitano nuove modalità e sperimentano nuovi approcci al turismo estivo,
tutti rigorosamente improntati al risparmio.
Dimenticati
i canonici “quindici giorni”, le vacanze oggi sono sempre più “mordi e fuggi”
(soggiorni brevi, della durata di 3-4 giorni). Aumenta notevolmente, inoltre,
la tendenza a cercare ospitalità presso amici e parenti.
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