di
Debora Billi
La
storia del nostro debito pubblico, e i governi responsabili. Ma non
indovinerete mai chi detiene il record storico dello scasso delle finanze...
Trovo
molto interessante lo specchietto reperito qui. Si tratta dello storico
del debito pubblico italiano a partire dal 1970, con
tutti i nomi del Primi Ministri. Ce ne sono altri in giro, ma si tratta di
grafici con curve più difficili da interpretare. Questo invece ci fa capire
tutto molto bene, risale molto indietro nel tempo, e soprattutto ci riserva qualche sorpresa.
Proviamo ad esaminarlo.
Anzitutto, si vede bene che il debito pubblico sale fin da quaranta anni fa, di 20 punti sul PIL nel
decennio della famigerata inflazione a due cifre.
Ma è
sbirciando i governi che si trovano le sorprese. Ad esempio, sotto Andreotti è
andata come con il vituperato Craxi, 10 punti in tre anni. E poi il clamoroso balzo del
governo Amato, il "risanatore", che con lo scippo dei conti correnti per "rimettere a posto le finanze
pubbliche" è riuscito a far salire il debito di 10 punti in un anno appena. Certo, era l'anno 1992/93,
forse il periodo finanziariamente (e non solo) più
torbido della storia della Repubblica, ma Amato detiene un record di scasso finora imbattuto. E ancora oggi,
mentre prende oltre 1000 euro di pensione al giorno,
lo incaricano persino della spending
review.
Poi arriva l'era Berlusconi,
che comincia con un'altra scassatina. Ma incredibile a dirsi, negli anni
successivi, gli sforzi congiunti di Prodi-D'Alema-Berlusconi-Prodi
riescono a far scendere il debito fino a -17 punti.
Nel 2009 c'è un nuovo governo
Berlusconi, e lì accade il disastro definitivo: +15 punti in tre anni. Arriviamo ad oggi, e con
Monti il debito sta salendo ancora: come ha dimostrò il governo Amato, i "sacrifici" servono solo a peggiorare la situazione.
Ma si sa, non impariamo mai nulla dagli errori.
Piccola aggiunta: il nostro
debito attuale, pari a 1900 miliardi, l'abbiamo già pagato tutto. Ne ho
parlato in questo post tempo
fa.
Fonte: http://crisis.blogosfere.it
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