Con la crisi si svuota il carrello della spesa
con un impoverimento delle tavole degli italiani tipico dei momenti di guerra
dovuto ad un crollo stimato del 2 per cento degli acquisti di prodotti
alimentari in quantità.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i
dati Istat relativi all’inflazione che evidenziano un aumento del 4,4 per cento
del carrello della spesa.
“Con la crisi le spese alimentari, considerate
dagli economisti incomprimibili, nei budget familiari si riducono per effetto
delle strategie di risparmio. La crisi ha tagliato la spesa di sei italiani su
dieci (61 per cento) che hanno modificato al risparmio i propri comportamenti
di acquisto confrontando con più attenzione i prezzi nel momento di riempire il
carrello, ma anche riducendo gli acquisti come meno frutta (-3 per cento), vino
(-2 per cento) o carne di maiale (-2 per cento) in tavola, secondo una analisi
Coldiretti/Swg”.
“Il 59 per
cento degli italiani va alla ricerca delle offerte 3 x 2 in misura maggiore
rispetto al passato per effetto della crisi che di fatto - sottolinea la
Coldiretti - ha ridotto lo spreco di cibo
nel 57 per cento dei casi anche ridimensionando le dosi acquistate (31 per
cento). A crescere - conclude la Coldiretti - sono solo i modelli di spesa
alternativa, dalle vendite porta a porta ai gruppi di acquisto solidale (Gas)
fino alla spesa a chilometri zero direttamente dal produttore in netta
controtendenza rispetto alle difficoltà del dettaglio tradizionale”.
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