Il dato sul trimestre è definito "preoccupante" dai tecnici dell'istituto. Per il secondo mese consecutivo il tasso resta sopra la soglia del 10 per cento. Ad aprile i senza lavoro erano oltre 2 milioni e 600 mila. Più del 35 per cento dei giovani tra i 15 e i 24 anni non ha un'occupazione.
Sale al 10,9% il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2012, mentre ad aprile si è attestato al 10,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 2,2 punti su base annua. Lo rileva l’Istat, segnalando che il tasso del primo trimestre è il più alto dal primo trimestre 1999. Il tasso di disoccupazione viaggia sopra il 10% ormai da due mesi, marzo (10,1%) e aprile (10,2%). E’ stata così superata la soglia psicologica del 10% e guardando ai dati grezzi di aprile il tasso di disoccupazione è addirittura superiore, pari all’11,1%. I tecnici dell’Istat parlano di una fotografia “preoccupante”.
In un solo mese peraltro, e cioè da marzo ad aprile scorsi, sono andati in fumo 38mila posti di lavoro: secondo i dati dell’Istat, infatti, il numero dei disoccupati è cresciuto dell’1,5% rispetto a marzo. Il numero dei disoccupati ad aprile è di 2 milioni 615mila, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e, guardando al trimestrale, dal secondo trimestre del 1999. Il rialzo è dell’1,5% su marzo (+38 mila unità). Su base annua l’aumento è del 31,1%, ovvero 621 mila unità.
“Tra i 15-24enni – spiega l’Istat – le persone in cerca di lavoro sono 611mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 35,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto a marzo ma in aumento di 7,9 punti su base annua”, continua l’Istat. Si tratta del tasso più alto dal primo trimestre del 1993 (inizio della serie storica), toccando un picco del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno.
“Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,1% rispetto al mese precedente. In confronto a marzo, il tasso di inattività risulta invariato e si mantiene al 36,6%”. L’indicatore aumenta per la componente maschile nel Nord e, in misura più intensa, nel Mezzogiorno; cresce anche per quella femminile, soprattutto nel Centro, e tocca un massimo del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno. Nella classe tra i 20 e i 24 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 32,7% (era 26,9% nel primo trimestre 2011).
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