Contraccolpo fatale per
il controverso complesso turistico costruito dalla Barefoot India nelle isole
Andamane: il governo indiano ha deciso di vietare alle compagnie turistiche di
operare nella zona-cuscinetto che circonda la riserva del popolo degli Jarawa.
I veicoli che utilizzano illegalmente la Andaman
Trunk road sono centinaia ogni giorno.
© G Chamberlain/ Survival
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Tuttavia, denunciano gli attivisti locali, il governo “ha perso
l’occasione” di chiudere la strada che attraversa illegalmente la terra della
tribù, al centro del famigerato scandalo
dei safari umani.
La Barefoot pretende
di promuovere “lo sviluppo di un turismo socialmente responsabile” ma la
vicinanza del suo resort alla riserva minaccia il benessere della tribù. La
compagnia ha contestato per anni la legalità della zona-cuscinetto nei
tribunali dell’India, ma finalmente i giudici le hanno dato torto.
La decisione coinvolge anche altri complessi turistici, che ora
dovranno abbandonare la zona.
I nuovi regolamenti, approvati recentemente dal Consiglio dei
Ministri, impongono pesanti sanzioni a chi cerca di organizzare tour tra gli
Jarawa o di fotografarli, con condanne che possono andare dai 3 ai 7 anni di
carcere.
“Il motto principale di questa legge” ha dichiarato il vice
Commissario delle Andamane, “è che gli Jarawa non devono essere sfruttati”.
Tuttavia, mentre da un
lato accolgono con soddisfazione il provvedimento, dall’altro gli attivisti
denunciano che lo sfruttamento della tribù non potrà cessare fino a quando la
contestata e illegale Andaman Trunk Road (ATR) non sarà
stata chiusa e sarà stata resa disponibile una via di comunicazione
alternativa. La strada, dichiarano, impedisce alla tribù di controllare chi
entra nella loro terra e di decidere che livello di contatto stabilire con il
mondo esterno.
“La decisione del Consiglio dei Ministri è benvenuta” ha
commentato Denis Giles dell’organizzazione locale SEARCH, “ma
non arriva al cuore del problema, che è indubbiamente la strada”.
La Corte suprema dell’india ha ordinato la chiusura della
strada nel 2002, ma la Andaman Trunk Road resta tuttora aperta e
viene percorsa da circa 250 veicoli al giorno.
“Si tratta di sviluppi positivi” ha commentato Stephen Corry,
Direttore Generale di Survival International. “Ma ci chiediamo se, nella
pratica, queste nuove leggi saranno rese attuative. La Corte Suprema ordinò la
chiusura della Andaman Trunk Road nel 2002 ma oggi, a dieci anni di distanza,
continua a portare 250 veicoli al giorno nella foresta degli Jarawa
(attraversando la zona cuscinetto). L’unica soluzione concreta è quella di
chiudere la strada”.
Fonte:http://www.survival.it
La trovo una decisione più che giusta, solo perchè noi turisti vogliamo farci il nostro bel viaggio in india non vuol dire che dobbiamo rovinare la quiete degli abitanti della zona! Ci vuole comunque rispetto per il loro popolo.
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