Cinque miliardi in più a carico dei cittadini che
hanno bisogno di cure.
È questa l’ipotesi circolata e poi smentita dal Ministro
Balduzzi che, imperterrito, fa orecchie da mercante e continua a
“cianciare” su tagli e ticket, ignorando le critiche e le opposizioni.
È ora, invece, che dia
ascolto alle rappresentanze professionali e dei cittadini, facendo tesoro delle
idee e proposte avanzate. In tal senso, presti la massima attenzione alle
mobilitazioni e metta fine all’attuale stato di allarme dei cittadini.
Indigna la nota stampa del
Ministro, che insiste nei suoi errori :
- ragiona ancora, pur riconoscendone l’insostenibilità, su quanto
deciso dal Gov. Berlusconi in termini di ticket,
- ignora
i dati sulla riduzione della spesa sanitaria pubblica, la crescita di
quella privata e il ricorso sempre più gravoso per i cittadini a prestazioni e
servizi privati,
-
attribuisce alla crisi e non al governo la fine
dell’universalismo del nostro SSN.
Non è accettabile parlare di
compartecipazione “equa” alla spesa sanitaria ed assistenziale e,
contemporaneamente, insistere per una tassa in più ad esclusivo carico dei
malati.
Federconsumatori ribadisce il
proprio no a tagli indiscriminati e ticket, che si confermano una
ulteriore inaccettabile tassa imposta ai cittadini ammalati.
Nella crisi e nella
condizione di tartassamento fiscale in cui si affannano i cittadini del nostro
paese, il governo ha l’obbligo di difendere le tutele pubbliche e il dovere di
costruire diritti, a partire dai bisogni di salute, sia quelli vecchi e
disattesi che quelli nuovi, ignorati e a volte non conosciuti.
Per
superare l’attuale conflitto tra i diritti irrinunciabili e le risorse sempre
più scarse a disposizione del sistema sanitario pubblico, proponiamo di
“mobilitare idee ed esperienze” e di aprire tavoli ad hoc per dare
voce e ascolto ai soggetti di rappresentanza.
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