mercoledì 18 luglio 2012

AUMENTANO I POVERI ,MA IL GOVERNO TROVA I CAPITALI DA DESTINARE ALL'ESM (MOSTRO DI LOCH NESS) PER SALVARE LE BANCHE CAUSA DELLA CRISI


Il governo, nonostante le manovre lacrime e sangue e la pressione fiscale tra le più alte al mondo, non trova pochi spiccioli per aiutare le famiglie in difficoltà economica e che non ce la fanno più a sopravvivere, mentre al contrario trova fondi sufficienti per salvare le banche, che dopo aver causato la crisi per avidità ed azzardo morale, vengono poste a carico della fiscalità generale.  

Lo sforzo finanziario dell'Italia per il fondo europeo Esm - dice il ministro dell'Economia Vittorio Grilli- ''e' pari a 14,33 miliardi di euro di capitale 'paid-in', da versare entro il 2014 con le seguenti scadenze: 5,73 miliardi nel 2012 e nel 2013 e 2,87 miliardi nel 2014''. Grilli ricorda che ''il capitale totale conferito nell'Esm è pari a 700 miliardi di euro, di cui 80 di capitale versato (paid-in) e 620 di capitale ''a chiamata'', che assume funzioni assimilabili a quelle di garanzia''.  L'Italia verserà in cinque anni 125,7 miliardi di euro, al Mes, Meccanismo Europeo di Stabilità, un vero e proprio mostro giuridico - finanziario che, in assenza di istituzioni politiche comunitarie adeguate, gestisce poteri enormi, superiori a quelli dei governi democraticamente eletti.

Con questi meccanismi finanziari, costosissimi per i cittadini di ogni paese europeo, non si risolve il problema, poiché non si agisce sulle cause che rendono debole l’euro, ma solo sulle conseguenze; si assicurano però gli speculatori che, se la loro azione speculativa contro l’euro non dovesse aver successo, non ci rimetteranno nulla. Se non si cambia rotta, inchiodando alle loro responsabilità la cricca del rating, di banche di affari e fondi di investimento in un intreccio di interessi incestuoso facendo pagare l'azzardo morale, non si riuscirà né a mettere al riparo l'euro dalla speculazione, e neppure a contenere gli attacchi speculativi della grande finanza, che si è mangiata l'economia reale, la ricchezza delle Nazioni e la stessa sovranità degli Stati.

E. Lannutti (Adusbef) e R. Trefiletti (Federconsumatori)

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